Sul Comune di Cervinara in provincia di Avellino si allunga l’ombra del commissariamento dell’Ente.
Il fatto fa riferimento alla vicenda delle schede elettorali scomparse nell’ultima tornata elettorale e alle prese di posizione dei parlamentari irpini Giordano (SeL-SI) e Sibilia (M5S) che in relazione alla sentenza del Tar di Salerno – che ha disposto “la rinnovazione delle operazioni elettorali relativamente alle sezioni n. 7 e 12.” – hanno chiesto lo scioglimento del Consiglio ed il commissariamento del comune.
Nelle prossime ore, a quanto pare, ci dovrebbe essere il provvedimento.
Intanto, la fascia tricolore cervinarese Filuccio Tangredi si difende e dice: “Non ho commesso nessun abuso”.
“Il Tar nel dispositivo della sentenza non ha affatto determinato lo scioglimento del Consiglio comunale e che la Prefettura alla luce di una casistica giurisprudenziale nuova ha chiesto semplicemente un parere al Ministero proprio perché il Giudice Amministrativo non ha determinato tale eventualità, e non è detto che non proceda allo scioglimento, almeno che non lo si voglia imporre con la forza”, dice il Sindaco.
“Vorremmo ricordare che accanto al procedimento amministrativo, vi è una indagine della Procura della Repubblica di Avellino, dove il Pubblico Ministero, dott.ssa Antonella Salvatore nel dispositivo del rinvio a giudizio di tre persone così si esprime: “è stata ordita una messa in scena allo scopo di inficiare le operazioni di voto al Comune di Cervinara”. Noi siamo fiduciosi nel percorso della giustizia, mentre notiamo che altri vogliono per forza operare un colpo di stato, anche se il popolo si è pronunciato con una stragrande maggioranza del 70%”.