Caos Avellino, è partito il conto alla rovescia: si torna dal notaio

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di Claudio De Vito. Dopo 24 ore di tregua offerte dal match di Francavilla Fontana, in casa Avellino i riflettori tornano sulla querelle societaria attesa in giornata dal dentro o fuori. Alle 15 infatti Luigi Izzo da una parte e Nicola Circelli, Andrea Riccio e Ciriaco Cusano – gli ultimi due in rappresentanza di Innovation Football – dall’altra si ritroveranno davanti al notaio Luca Di Lorenzo a Napoli per mettere la parola fine sulla loro tormentata coesistenza da soci dell’Unione Sportiva Avellino.

Balleranno 250mila euro sulla scrivania dello studio notarile partenopeo, cifra che comprende anche i 100mila euro versati come caparra da Nicola Di Matteo uscito di scena proprio quando la IDC si apprestava a salire in sella. L’ex amministratore delegato del Teramo li pretende in breve tempo cosicché oggi farà da spettatore interessato. Luigi Izzo lo sa bene al punto che lo ha inserito alla voce liquidazione al pari della triade della controparte.

“L’unica condizione che si pone – ha riportato il presidente del club biancoverde nell’ultimo comunicato di venerdì sera – è la contestualità della vendita e dell’assunzione di responsabilità da parte dell’amministratore uscente di eventuali sopravvenienze passive dal dall’1 dicembre al 10 febbraio”. Pertanto se dovessero emergere debiti contratti durante i due mesi abbondanti di vita del club targato IDC, ne risponderebbe Nicola Circelli.

La sensazione è che con questi presupposti il trasferimento delle quote possa andare in porto, ma alla luce del tira e molla andato in scena nelle ultime settimane nessuno scenario è da escludere. Le buone intenzioni di Luigi Izzo, stando all’ultimo comunicato, ci sono tutte ma bisognerà attendere l’incontro di oggi per capire se effettivamente si raggiungerà un’intesa. Se lo augurano i tifosi biancoverdi in virtù delle imminenti scadenze riguardanti la società.

Mercoledì infatti la Commissione Figc si riunirà per valutare, sulla scorta della documentazione trasmessa dalla Covisoc, il rispetto del parametro di liquidità su base triennale finora assicurato soltanto dal 50% di area Izzo. Senza un adeguato riscontro in merito, gli organi federali non possono omologare il cambio di proprietà avvenuto il 6 dicembre verrebbe riconosciuto tale soltanto in campo civilistico. Entro venerdì poi dovranno essere corrisposti ai tesserati stipendi e contributi relativi ai mesi di novembre e dicembre.

Se dovesse riuscire a superare indenne la burrasca, Luigi Izzo si ritroverebbe con il 75% delle quote nelle proprie mani. Formalmente socio di maggioranza, sostanzialmente un vero e proprio proprietario unico alla luce del possesso del restante 25% da parte di soci amici e di contorno quali Renato De Lucia e Sabatino Autorino. Con un assetto tale, dopo aver onorato gli impegni a stretto giro, si presenterebbe agli occhi dei potenziali nuovi soci irpini per dar vita al restaurato assetto societario.