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Caos audio rubato, Gambacorta: “Fango tirato da chi non ha argomenti. Presto denuncia verso chi ha registrato”

“L’audio di una garbata telefonata fatta dal telefono di casa da mia moglie, per chiedere ad un conoscente la disponibilità a sostenere la mia candidatura a sindaco di Ariano Irpino, è stato diffuso in maniera virale su WhatsApp da chi, evidentemente, non è consapevole di commettere un reato penale per cui sono previste pene anche molto pesanti” sono queste le parole di Domenico Gambacorta, sindaco uscente di Ariano e candidato alle elezioni del prossimo 26 maggio, in merito alla bagarre suscitata in seguito alla diffusione virale di una conversazione privata tra la moglie del candidato e un uomo che presta servizio nello stesso luogo in cui lavora la signora Gambacorta.

Il sindaco uscente di Ariano spiega: “In quella telefonata, mia moglie, in modo cortese, si presenta con nome, cognome e ufficio di appartenenza, con il solo intendimento di farsi riconoscere dall’interlocutore, vigilante dell’immobile dove ha sede l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Ariano. Chiarita l’identità, mia moglie non ha fatto altro che chiedere la eventuale disponibilità dell’interlocutore a sostenere il sottoscritto, senza fare alcun riferimento al ruolo che ricopre”.

“Come al solito, dunque, fango tirato fuori dal nulla, da parte di chi, evidentemente, non ha altro argomento se non la contumelia ed il pettegolezzo. In ogni caso, nelle prossime ore provvederemo a presentare formale denuncia verso chi ha registrato e diffuso l’audio per tutelare l’immagine e l’onorabilità mia e della mia famiglia” conclude Domenico Gambacorta.

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