Canone Rai in bolletta da luglio, ma pagheranno anche 127 mila famiglie senza TV

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A luglio gli italiani pagheranno per la prima volta il canone Rai nella bolletta dell’energia elettrica. Le famiglie paganti, secondo le stime della Rai, dovrebbero essere 23 milioni su 25 milioni di utenze elettriche di prima casa.

Ieri in audizione alla Camera sull’anagrafe tributaria, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, ha annunciato che alla scadenza del 16 maggio, sono state presentate 817 mila dichiarazioni sostitutive per essere esonerati dal pagamento del canone. Di queste, 220 mila sono state trasmesse online.

Ricordiamo che la dichiarazione di esenzione è ammessa in due casi: se non si possiede un televisore (Quadro A) o se i componenti di un nucleo familiare sono titolari di più contratti elettrici (Quadro B). In quest’ultimo caso, infatti, bisogna comunicare alle Entrate su quale delle bollette devono essere addebitate le rate del canone, visto che la legge di Stabilità 2016 ha previsto che ogni famiglia deve pagare un solo canone anche se possiede più abitazioni.

I conti però non tornano.

Il Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, sottolinea che le dichiarazioni pervenute sono 817 mila, ma le famiglie senza televisore (che rientrano quindi nel quadro A per le esenzioni) secondo i dati ISTAT sarebbero 944 mila. Secondo Dona almeno “127 mila famiglie pagheranno il 50% del canone, non avendo dichiarato in tempo di non avere la tv”L’UNC ha, infatti, chiesto al Governo di rinviare a ottobre il primo addebito in bolletta per dare tempo a tutti di presentare la richiesta di esenzione.

Entro il 3 agosto l’Agenzia delle Entrate (60 giorni dopo la pubblicazione del decreto del MiSE) emanerà un provvedimento con le modalità.

Le richieste di rimborso saranno esaminate dallo sportello SAT dell’ufficio territoriale di Torino delle Entrate, e successivamente (entro 60 giorni) trasferite all’Acquirente unico, che avrà cinque giorni lavorativi per trasmettere alle imprese elettriche i dati relativi ai contribuenti da rimborsare e all’importo. Le società che forniscono elettricità accrediteranno la somma sulla prima bolletta utile.

La Orlandi ha spiegato ieri che il termine del 16 maggio per le richieste di esenzione era “necessario alle aziende elettriche per rispettare la scadenza del primo luglio” e che quindi solo per le dichiarazioni presentate in tempo è prevista l’esenzione per i primi sei mesi dell’anno, mentre per quelle che arrivassero dopo, partirà dal mese successivo. Possono stare tranquilli, però, i contribuenti che si sono ridotti all’ultimo minuto per fare la richiesta: “Abbiamo accettato anche le dichiarazioni arrivate nei giorni immediatamente successivi al 16, – ha assicurato la Orlandi – abbiamo cercato di prendere proprio tutti i dati”.

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha inoltre annunciato che nei prossimi dovrebbe essersi insediato il Comitato di indirizzo e verifica dell’attività di riscossione.

L’obiettivo del Comitato è quello di elaborare criteri per l’individuazione di categorie di crediti oggetto di recupero coattivo e le linee guida generali per lo svolgimento mirato e selettivo dell’azione di riscossione, oltre ai criteri per consentire il controllo dell’attività svolta. Il Comitato è presieduto da un magistrato della Corte dei conti e composto da rappresentanti del Ministero dell’Economia, dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps e a rotazione dagli altri maggiori enti che affidano somme in riscossione a Equitalia.

(Fonte Key4biz)

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