Campionato regionale di calcio. Il carcere militare ci riprova

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Santa Maria Capua Vetere (CE) – Domani 23 ottobre 2006 alle ore 14.30, nel campo di calcio del carcere militare, si disputerà una partita amichevole tra la rappresentativa sportiva “OPM – S. Maria C.V.” e un “Gruppo di amici del mondo dello Spettacolo”. In quest’ultimo gruppo giocheranno tra gli altri: Sebastiano Somma, Corrado Tedeschi, Marcello Cirillo e Andrea Ferri. La partita inaugurale precederà l’inizio del campionato di III categoria della squadra dell’Organizzazione Penitenziaria Militare – Carcere Militare di Santa Maria Capua Vetere. Caso unico, probabilmente, in tutta Europa, la squadra è composta da personale di custodia, personale recluso nella struttura carceraria militare e da quest’anno anche da Magistrati. Madrina d’eccezione sarà la Dott.ssa Alessandra Lonardo Mastella, Presidente del Consiglio Regionale della Campania che darà il calcio d’inizio dopo l’inno nazionale eseguito dalla fanfara della brigata bersaglieri “Garibaldi” di Caserta. Tra le tante autorevoli adesioni, a presenziare al calcio d’inizio, spiccano quelle: dell’On. Gaetano Pascarella, Sottosegraterio al Ministero dell’Istruzione, del Dott. Mariano Maffei, Procuratore della Repubblica di S.M.C.V., della Dr.ssa Daniela Della Pietra Magistrato di Sorveglianza S.M.C.V, dei comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza della Polizia Stradale e della Polizia di Stato, nonché dei direttori delle carceri della Campania. A fare gli onori di casa il tenente colonnello Antonio Del Monaco, Direttore del Carcere Militare ed il generale di brigata Celeste Rossi, vertice dell’Organizzazione Penitenziaria Militare con sede a Sulmona. L’attività s’inserisce nell’ottica globale delle attività trattamentali e di reinserimento sociale che vengono svolte a favore dei detenuti ed al fine di concepire la restrizione come “iter di rieducazione e rivalutazione dei vissuti personali”. Trattasi del noto progetto “sorgente educativa” finalizzato alla risocializzazione ed al riscatto del vissuto negativo da parte dei reclusi. “E’ l’esempio di come una simbiosi, tra educatori/vigilatori e reclusi uniti nell’attività sportiva – afferma il tenente colonnello Antonio Dello Monaco – possa essere realizzata nel comune disegno di recupero”.

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