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Campi sportivi dilettantistici, dal Fondo Sport 100 milioni per la riqualificazione

Il Decreto Legge del 25 Novembre 2015 n. 185 recante “Misure urgenti per interventi nel territorio” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 275, prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro per la riqualificazione ed il potenziamento degli impianti sportivi nazionali e svilupparne la relativa cultura nelle aree urbane svantaggiate, con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economico sociali e incrementare la sicurezza urbana.

Nel dettaglio: potenziare l’attività sportiva agonistica nazionale e sviluppare la relativa cultura in aree svantaggiate e zone periferiche urbane, con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economico sociali e incrementare la sicurezza urbana. Il Fondo Sport e Periferie autorizza la spesa complessiva di 100 milioni di euro nel triennio 2015-2017, di cui 20 milioni nel 2015, 50 milioni di euro nel 2016 e 30 milioni di euro nel 2017.

Il Fondo è finalizzato per i seguenti interventi:

a) ricognizione degli impianti sportivi esistenti sul territorio nazionale;
b) realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi con destinazione all’attività agonistica nazionale, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane e diffusione di attrezzature sportive nelle stesse aree con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti;
c) completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti, con destinazione all’attività agonistica nazionale e internazionale;
d) attività e interventi finalizzati alla presentazione e alla promozione della candidatura di Roma 2024.

Le associazioni e le società sportive senza fini di lucro possono presentare al Comune, sul quale territorio è presente l’impianto sportivo da rigenerare, riqualificare o ammodernare, un progetto preliminare accompagnato da un piano di fattibilità economico finanziaria per la rigenerazione, la riqualificazione e l’ammodernamento e per la successiva gestione con la previsione di un utilizzo teso a favorire l’aggregazione sociale e giovanile.

Se il Comune riconosce l’interesse pubblico del progetto, affida la gestione gratuita dell’impianto all’associazione o alla società sportiva per una durata proporzionalmente corrispondente al valore dell’intervento.

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