Campi sperimentali per le nocciole, Buonopane “bacchetta” la Regione

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MARZANO DI NOLA- “E allora, Franco (rivolgendosi al primo cittadino di Marzano Francesco Addeo ndr) , quello che noi abbiamo fatto con la Provincia è poca cosa. Mi sento di dire poca cosa, perché un progetto serio di sperimentazione, quindi un approccio scientifico, probabilmente non doveva venire dalla Provincia e con un impegno economico anche più importante, ma dalla Regione”. Il presidente della Provincia Rizieri Rino Buonopane “incassa” il ringraziamento dei sindaci di Marzano di Nola, Pago Vallo Lauro e Domicella, per l’impegno onorato da Palazzo Caracciolo ad un anno di distanza dal convegno in cui fu lanciata l’iniziativa dei campi sperimentali sul nocciolo, finanziati con i fondi del Pnrr, ricordando però che la sperimentazione sostenuta dalla Provincia doveva essere materia di intervento della Regione Campania, che avrebbe potuto investire anche risorse maggiori per la ricerca e lo sviluppo di un settore strategico per la provincia di Avellino. Il presidente della Provincia Buonopane lo ha ribadito nel corso dell’intervento di chiusura del dibattito organizzato nel pomeriggio di ieri a Marzano di Nola, incentrato proprio sul “Progetto di sviluppo strategico sperimentale nel comparto corilicolo dell’agricoltura in provincia di Avellino”, che un anno fa lo stesso Buonopane si era impegnato a sostenere: “Dobbiamo dire che la Provincia oggi è un ente di secondo livello, che ha funzioni fondamentali: l’edilizia scolastica per le superiori e la viabilità, ma non ha nemmeno fondi per portare avanti queste funzioni. Dopodiché in Provincia in questo momento gettiamo il cuore oltre l’ostacolo, provando a fare assistenza e supporto ai territori, andando oltre quelle che sono le competenze. Questa è una competenza della Regione, quella di sostenere le filiere agricole, è una competenza della Regione, magari un progetto del genere andava sostenuto dalla Regione Campania. E allora forse la Regione, che ha questa competenza, che ha i fondi, doveva stare vicino a questo comparto prima e meglio di quello che ha fatto”. Uno stato di cose che, rileva con amarezza Buonopane: “accade anche in altri settori, non soltanto in questo comparto e magari quello che in maniera diciamo piccola stiamo cercando di fare con la Provincia poteva essere fatto prima ripeto e con coinvolgendo molto più il territorio da parte della Regione”. Buonopane ha anche auspicato che presto si possa parlare di Riforma delle province: “mi auguro che a breve piuttosto che parlare di autonomia differenziata e quindi immaginare che le regioni possono chiedere maggiore autonomia gestionale e finanziaria su alcune materie, si parli di riforma delle province, che sono il vero ente di prossimità vicino ai Comuni alle comunità. Questa è la vera sfida che dobbiamo affrontare. Mi auguro che si possa ritornare ad un ente di primo livello, votato dai cittadini, ma questo mi sembra il minimo, è scontato sia per l’elezione del presidente che del Consiglio provinciale e poi che abbia funzioni e risorse vere”.

Il tema vero e’ un altro: avrei abolito le Regioni e non le Province. Questo non perché sono il presidente di una Provincia. E’ perché ho potuto constatare con mano quanto può fare un ente di prossimità vera. Un ente che conosce dove si produce la nocciola, la castagna, dove ci sono le infrastrutture, dove andrebbe fatta la ferrovia. Posto che non abbiamo nemmeno la ferrovia ad Avellino. Questo per dire che la Regione è molto lontana rispetto alle realtà, soprattutto quelle delle aree interne. Soprattutto quella che è la nostra realtà, dove siamo in pochi contiamo poco in termini di voti che possiamo esprimere. Questo la dice lunga purtroppo sul fatto che molto spesso veniamo dimenticati. Ma qualche qualche cosa di buono lo possiamo fare se restiamo uniti”. A spiegare la genesi del progetto, aprendo i lavori del dibattito e’ stato il primo cittadino di Marzano di Nola, Franco Addeo, che già guarda anche oltre ai campi sperimentali del settore corialicolo, nel progetto del sindaco di Marzano ora ci sono le comunità energetiche e la fase due di questo programma, ovvero un impianto a “biomasse” che servirà a sfruttare anche i residui del comparto agricolo e dell’espianto dei noccioleti oggetto dei campi sperimentali. Addeo ha ricordato come il progetto delle comunità energetiche riguarderà sia la parte sud del Vallo di Lauro (Marzano, Pago, Domicella) che quella nord (Lauro, Quindici, Moschiano, Taurano) con un bacino idroelettrico. Non solo, al sindaco di Marzano, dopo aver ricordato che il risultato raccolto con il via ai campi sperimentali parte da lontano. Quando proprio Buonopane aveva inviato Addeo e i suoi collaboratori a Caprarola, per comprendere le iniziative da mettere in campo per recuperare una coltura dove il Vallo di Lauro ha sempre avuto un primato, quella delle nocciole. Per farlo, oltre agli strumenti tradizionali, il sindaco di Marzano ha ricordato come in campagna oggi bisogna andare con le nuove tecnologie. La sfida dell’agricoltura 4.0 e della ricerca. Proprio quella che è stata al centro delle due relazioni tecniche, di Gianpaolo Rubinaccio, riferimento di Ortofrutta Italia e da anni impegnato proprio nello studio delle colture corialicole e della docente universitaria Valeria Cirillo, che ha plaudito all’iniziativa di Comuni e Provincia, perché la ricerca e’ importante se però è partecipata, anche dalle istituzioni.