Campania: tutti i capoluoghi retrocedono nella classifica ambientale di Ecosistema Urbano 2024

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Nell’ultimo rapporto di Ecosistema Urbano 2024 di Legambiente, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, emerge una realtà allarmante per i capoluoghi campani in tema di sostenibilità e qualità ambientale. Napoli, Caserta, Salerno, Avellino e Benevento, che coprono l’intera regione, hanno subito un peggioramento rispetto alla classifica dello scorso anno, scivolando verso il basso su vari indicatori chiave.

Napoli si posiziona al quart’ultimo posto, attestandosi come la città peggiore tra le grandi aree urbane italiane, retrocedendo dal già basso 98º posto. Caserta precipita al 98° posto (dall’88° dell’anno scorso), Salerno perde ben 11 posizioni fermandosi all’88° posto, Avellino retrocede al 66° (era 60ª) e Benevento chiude al 60°, scivolando di una posizione rispetto al 2023.

Urgenza di una strategia per la sostenibilità urbana

Il rapporto evidenzia l’urgenza di un cambio di rotta e di una strategia nazionale per rendere le città campane più sostenibili. «È evidente che senza una vera rivoluzione urbana sarà impossibile vincere la sfida climatica e ambientale», sottolinea Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania. Secondo Ferro, l’intervento nelle aree urbane deve coinvolgere tutti gli aspetti della sostenibilità: dall’infrastrutturazione delle città alla riduzione delle perdite idriche, dal potenziamento del trasporto pubblico alla creazione di spazi verdi e aree pedonali.

Qualità dell’aria e rete idrica

Sebbene i dati sugli inquinanti atmosferici mostrino un leggero miglioramento a livello nazionale, Napoli resta tra le peggiori per i livelli di biossido di azoto (NO2) e particolato sottile (PM10 e PM2.5), mentre Salerno, Caserta, Benevento e Avellino mostrano valori appena accettabili. Le perdite della rete idrica rappresentano un ulteriore problema, con Salerno e Caserta che registrano una dispersione del 61% dell’acqua immessa in rete, seguite da Benevento al 57%.

Rifiuti, trasporto pubblico e verde urbano

Sul fronte della raccolta differenziata, solo Salerno (74%) e Avellino (66%) superano l’obiettivo del 65%, mentre Napoli resta molto indietro con un 39,3%, ancora lontano dagli obiettivi nazionali. La produzione di rifiuti è un’altra sfida, con Napoli che supera la media italiana di 513 kg pro capite annui, registrandone 534 kg.

In termini di trasporto pubblico, Napoli ha fatto qualche passo avanti, passando da 64 a 79 viaggi per abitante, ma resta lontana dai livelli di città come Venezia e Milano, con rispettivamente 602 e 415 viaggi per abitante. Benevento mostra buoni risultati sulle piste ciclabili (22,65 metri equivalenti ogni 100 abitanti), ma Napoli e Salerno arrancano con meno di 0,5 metri per 100 abitanti. Anche nelle aree pedonali, Benevento è la migliore in regione con 40 m² ogni 100 abitanti, mentre Avellino registra solo 2,6 m², dimostrando la scarsità di spazi pubblici sicuri e sostenibili.

Le sfide delle energie rinnovabili

Sul fronte delle energie rinnovabili, i dati sono scoraggianti. Solo Avellino ha un minimo sviluppo di impianti solari nelle strutture pubbliche (7,99 kW per 1.000 abitanti). Le altre città sono lontane da standard adeguati: Napoli, Salerno e Caserta registrano meno di 2 kW ogni 1.000 abitanti.

La Campania tra le regioni più in difficoltà

La classifica del Ecosistema Urbano 2024 conferma una situazione preoccupante per i capoluoghi campani, che non riescono ad affrontare adeguatamente le sfide ambientali e di sostenibilità. Senza un impegno concertato e strategie mirate, la Campania rischia di non raggiungere gli obiettivi fissati a livello nazionale ed europeo, con gravi ripercussioni per l’ambiente e la qualità della vita dei suoi cittadini.