Camorra d’esportazione a Barcellona: c’è un irpino coinvolto

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Ristoranti e pizzerie di Barcellona accusati di riciclare i soldi della camorra. Nella giornata di ieri il blitz della Guardia di Finanza ha smantellato un giro di riciclaggio di denaro sporco legato al narcotraffico e gestito dai clan mafiosi.

Sequestrati 520 chili di cocaina, 450 di hashish e marijuana e altri beni per un valore di cinque milioni di euro. In tutto sono stati eseguiti una ventina di arresti tra Italia, Spagna e Germania.

L’inchiesta era partita nel 2015, quando a Civitavecchia furono sequestrati circa 400 chili di hashish diretti in Campania. La droga, secondo la ricostruzione della polizia spagnola, apparteneva ad un avellinese residente da tempo in Spagna. Le Fiamme Gialle hanno provveduto a perquisire anche l’abitazione di Altavilla Irpina di quest’ultimo.

L’indagine congiunta tra Italia e Spagna si è poi allargata fino al blitz di ieri mattina, tra gli arrestati anche un altro avellinese 56enne, la cui posizione resta da chiarire. Fra gli altri fermati – di cui la maggior parte italiani – uno spagnolo, un cileno, un venezuelano e un colombiano. L’accusa è di appartenenza a organizzazione criminale, riciclaggio di capitali e traffico di droga.