Antonella Marano – “Vincere e sconfiggere una situazione così difficile che va a colpire il fulcro della famiglia, la donna, è un percorso complicato. Una battaglia che, il più delle volte, lascia senza forze ma non senza speranza.
La speranza di combattere il tumore, perché le armi per farlo ci sono, e sconfiggerlo. Insieme si può vincere. La vera forza è tutta racchiusa nell’unione. E’ indescrivibile l’emozione che provo quando vedo sorridere quelle donne che, dopo tanti anni di sofferenze, ricominciano a vivere. Perché hanno vinto la battaglia più importante della loro vita. Rinascere ed amare ancora di più la vita è questo che emoziona e mi rende orgoglioso della professione che svolgo”.
E’ Carlo Iannace, senologo e medico chirurgo, promotore insieme alle Associazioni Amos/Amdos Irpinia, della quinta edizione della camminata rosa a raccontare ad Irpinianews la gioia che, domani (domenica 23 settembre), condivideranno insieme a tutti coloro che vorranno scendere in piazza e sostenere l’iniziativa.
La partenza è prevista dalle ore 9, da viale San Modestino a Mercogliano, e con arrivo previsto alle 12 ad Avellino a corso Vittorio Emanuele per partecipare alla Santa Messa alla chiesa del Santissimo Rosario.
Al termine della stessa, il cielo si tingerà di rosa con il lancio simbolico di tanti palloncini rosa. Simbolo di tante vite che hanno spezzato le catene del cancro.
Sono attese oltre 4mila persone all’iniziativa di domani. Un esercito dalla ‘corazza rosa’ composto da uomini, donne e bambini che tingeranno le due città di un solo colore, il rosa. Un momento, come ha detto lo stesso Iannace, di riflessione ma, allo stesso tempo, di profonda gioia da dover condividere.
L’ obiettivo è quello di sensibilizzare tutti sull’importanza della prevenzione del cancro al seno e far conoscere alle donne già colpite dal problema l’esistenza di percorsi di sostegno durante la cura e la riabilitazione oncologica, perché condividere significa rinascere.
“Il senso della camminata rosa è racchiuso nell’impegno quotidiano delle volontarie che mi accompagnano in provincia che sono la vera voce di questa campagna di prevenzione. L’obiettivo primario – continua Iannace – è legato alla diagnosi precoce, utile per poter individuare il tumore nei primi stadi, come al collo dell’utero o al seno. La prevenzione è vita, ti permette di monitorare ed agire prima che il male possa estendersi.
La camminata rosa, una mobilitazione di gioia, è solo un traguardo – prosegue – per noi medici e per i volontari che lasciano alle spalle una stagione di intenso lavoro di prevenzione.
Un lavoro che non si ferma mai e che abbraccia tutta l’Irpinia. Coinvolgere più persone possibili è importante. Sarebbe necessario educare sin da piccoli alla prevenzione. La scuola gioca in tutto questo un ruolo fondamentale. Coinvolgere le scuole, gli studenti, gli insegnanti affinché si rafforzi il nostro percorso di vita.
La cosa che mi sorprende, in positivo, è la maggiore sensibilità ed attenzione che le ragazze hanno nei confronti dei vaccini, in particolare al collo dell’utero, rispetto alle mamme. Il rispetto della vita è fondamentale, il mio appello è proprio legato a questo: coinvolgere tutti all’evento, alla prevenzione ed essere più attenti alla propria salute”.