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Camera di Commercio di Avellino: presentazione portale Open Data Aziende Confiscate

Si è tenuto ieri ad Avellino il Roadshow di presentazione del portale Open Data Aziende Confiscate, nell’ambito del progetto Open Knowledge a valere sul PON Legalità, frutto di una importante collaborazione tra le Camere di Commercio e l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati. L’evento organizzato dalla Camera di Commercio di Avellino si è svolto in parte in presenza presso la sede di Piazza Duomo ed in parte a distanza con il collegamento tramite piattaforma web, in osservanza alle prescrizioni anti-covid.

Oltre il Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Avellino Gaetano Mosella ed il Segretario Generale Luca Perozzi che ha moderato i lavori del convegno – hanno partecipato il Prefetto di Avellino Paola Spena, gli esperti di Unioncamere e dell’Istituto Tagliacarne, il Generale Fernando Verdolotti dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati ed il referente dell’associazione Libera Campania. Le conclusioni sono state affidate al Sottosegretario all’Interno On. Carlo Sibilia. Presenti al tavolo il Questore di Avellino, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Sindaco ed il Vicesindaco di Avellino ed una nutrita rappresentanza delle categorie economiche.

Ad aprire i lavori Gaetamo Mosella che ha evidenziato l’importanza del portale open data grazie al quale abbiamo un quadro informativo sulle aziende confiscate che comprende anche gli aspetti economici tipici di un’impresa e il suo settore di collocazione, aspetti che sono fondamentali per riportare alla piena operatività economica e sociale le imprese sottratte alla criminalità organizzata.

Inoltre dal progetto – ha spiegato lo Stesso Mosella – saranno proposte linee di intervento per la valorizzazione delle aziende confiscate, attraverso il confronto con tutti gli intelocutori operativi nel nostro territorio, attivando percorsi di accompagnamento ed individuando soluzioni per il superamento delle principali criticità nella gestione di tali imprese quali la rottura delle relazioni con il mercato, le difficoltà di accesso al credito, i costi di gestione per favorire la reimmissione delle aziende confiscate nel contesto economico territoriale.

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