Camera di Commercio, Capone: “Sono tranquillo. Si eviti il commissario”

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Costantino Capone si dice “… tranquillo” e in attesa di “… valutare il ricorso”.

Dopo esser venuto a conoscenza della sentenza del Tar – con cui l’organo competente a giudicare sui ricorsi amministrativi ha decretato la sospensione della sua esperienza in sella alla poltrona più alta del CdA della Camera di Commercio di Avellino – Capone, in una intervista a Il Mattino, ha riferito: “Appena riceveremo la notifica, leggeremo attentamente la sentenza e insieme al nostro legale valuteremo gli estremi per la presentazione di un ricorso al Consiglio di Stato. Sono un imprenditore, non un avvocato, dunque non mi sbilancio sulle azioni da intraprendere. Ma allo stesso tempo dico già che, sesidecidesse di non ricorrere, il nostro unico obiettivo diventerebbe quello di blindare l’ente camerale, andando ad eleggere un nuovo presidente. L’istituzione rappresenta la priorità, e in quanto tale ne va garantita la solidità”.

“Rischio commissariamento? Non credo proprio. Non mi passa minimamente per il cervello l’idea che si possa arrivare al commissariamento. La sentenza del Tar si riferisce all’incompatibilità del presidente, non del consiglio camerale che ha eletto. Se venisse confermata la mia ineleggibilità, dunque, si tornerebbe serenamente in consiglio per scegliere un nuovo vertice. L’importante è che oggi la Camera di Commercio di Avellino resti forte come è stata negli ultimi anni”, riferisce Capone.

E sull’aspro confronto che è maturato di recente con la Cna e Confesercenti, Capone dice: “Non ho mai replicato ad attacchi personali e mai lo farò”.

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