Calitri, Sponz AcQuà! Si è conclusa l’VIII edizione del festival di Vinicio Capossela

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Si è conclusa ieri sera, alla foce del fiume Sele, l’edizione limitata dello Sponz Fest, il festival ideato e diretto da Vinicio Capossela.

Giunto alla sua ottava edizione, titolata Sponz AcQuà! e dedicata all’acqua, il Fest si è svolto dal 25 al 30 agosto a Calitri, nei comuni limitrofi dell’Alta Irpinia, della Valle del Sele e verso il mare, dalle sorgenti dell’Ofanto fino alla foce del Sele.

Lo Sponz Fest 2020 è stato programmato e finanziato dalla Regione Campania, promosso dalla Società Campana Beni Culturali e prodotto dall’associazione Sponziamoci, La Cupa e International Music and Arts.

Quella di quest’anno è stata un’edizione limitata, ogni evento e incontro ha ospitato un massimo di 200 persone, organizzata nel pieno rispetto delle norme di prevenzione al contagio e in apposite aree progettate per la capienza utile a garantire il corretto distanziamento sociale.

Lo Sponz AcQuà ha ospitato come sempre tanti artisti, musicisti e intellettuali che hanno indagato e raccontato il tema dell’acqua come elemento di rinascita, rigenerazione, purificazione.

“Da otto anni facciamo un Fest che cerca di fare del vuoto una risorsa – afferma Vinicio Capossela –. E’ stato un piccolo miracolo. Non è stato per nulla facile, ma era importante dare un segnale, convivere con la limitazione, aggiungere al coinvolgimento anche il senso civico. Cercare di fare di un limite una possibilità. E la possibilità è stata quella della concentrazione”.

“Tra le metafore più attinenti alla nostra esperienza – conclude Capossela -, c’è quella della sete di conoscenza. Abbeverarsi alle fonti della conoscenza”. 

“La grande concentrazione di giovani – dichiara Antonio Bottiglieri, presidente della Società Campana Beni Culturali – e il riscontro che il festival ha ottenuto sui giornali, le televisioni e il web, dimostrano che la scelta del presidente della Regione Campania di puntare su una rassegna che valorizza il rapporto tra paesaggio, tradizioni e cultura è stata giusta”.