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Calenda entra in Azione: l’ex Ministro presenta il suo movimento

Michele De Leo – Carlo Calenda entra in Azione e presenta il suo nuovo movimento presso la sala della Stampa Estera. Sabato 30 novembre replica, poi, al Teatro Eliseo. Il Ministro dello sviluppo economico dei Governi Renzi e Gentiloni ha deciso di scendere in campo per dare spazio – ha spiegato in una lunga intervista a Il Mattino – a “un’Italia che lavora, che fatica, che studia. E non ne può più degli scontri inconcludenti tra tifoserie e degli slogan vuoti di contenuto. Un Paese stanco di scegliere il male minore: una logica che ci sta portando nel baratro”. Calenda punta sulla concretezza e immagina di dare agli italiani la possibilità di scegliere per qualcosa nella quale credono, per un progetto importante piuttosto che contro qualcosa o qualcuno. “Siamo contro i riformisti che si sono rammolliti – dice ancora il leader di Azione – e che si aggregano ai populisti e ai sovranisti. Questo vale sia per Pd e Italia Viva, che si sono messi al seguito dei Cinque stelle, sia per Forza Italia che è ormai al rimorchio di Salvini”. L’ex Ministro conferma che Azione è tutt’altro che un partito personale: “nel nostro movimento ci sono imprenditori come Alberto Baban e Cimmino di Yamamay, professionisti e professori come Walter Ricciardi, massimo esperto di sanità, e Stefano Allevi che è un grande studioso dell’immigrazione, amministratori locali come Francesco Italia, sindaco di Siracusa, o il sindaco di Cinisi, Palazzolo, o Valentina Grippo, consigliere regionale nel Lazio, ma anche giovani che hanno animato liste civiche in tutta l’Italia e via così”. Quindi, Calenda conferma che Azione non ha nulla di elitario e che, anzi, si ispira al “liberalismo sociale di Sturzo, vuole arrivare a creare uno Stato forte e cittadini liberi di svolgere le loro attività senza avere lo Stato ad asfissiarle”.

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