Le nomine Asl (“Le faremo lunedì ma senza negoziati”), i progetti di sviluppo da realizzare in sintonia col ministro dell’Economia Tremonti., le tasse da ridurre dal 2011. Sono i punti salienti di una lunga intervista concessa al VELINO in esclusiva dal presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. Nel suo ufficio, una stanzetta ricavata in quella che fu di Antonio Bassolino è in maniche di camicia davanti al pc. Affronta le principali questioni della politica regionale. Passeggia intorno al tavolo delle riunioni, si accende una sigaretta, quelle di sempre, Galoises gialle.
Presidente, ora che ha visto i conti della Regione stringerebbe comunque la mano a Bassolino?
“La mano si stringe sempre, ci mancherebbe. Più che altro mi domando come è potuto accadere che si arrivasse al punto in cui non si garantiscono più nemmeno gli stipendi. E’ come se si fosse governato senza studiare le leggi o superandole approvandole delle altre. C’è stata molta superficialità amministrativa e tante scelte di convenienza. Ed ora soldi in cassa non ce ne sono”.
Quindi continua a stimare Bassolino?
“Ma lui è un leader politico, sarebbe un ottimo segretario di partito, il suo chiaramente. Ha potuto fare bene il sindaco perché è diverso dal governare una Regione: lo si fa con ordinanze e piazze, qui è ben diverso e i risultati oggi li sconto io. Comunque… andiamo avanti”.
Tremonti rilancia la questione meridionale: Campania capofila?
“Spesso si dice che Tremonti sia presuntuoso, ora voglio esserlo anche io un po’. Alla questione del Mezzogiorno ho dato il mio piccolo contributo: sono riuscito a far capire a Roma quali sono le nostre ragioni. La costruzione di un nuovo sistema il ministro Tremonti ce l’ha chiara in testa. Capisco le sue posizioni e sposo la linea Merkel sul rigore dei conti. La vecchia programmazione del Por Campania ha prodotto 21mila interventi. In tutto il Sud se ne possono fare dieci di rilievo che portino risultati. Penso a Infrastrutture, Logistica ed Energia. Chiaramente, con il sostegno di Cassa Depositi e Prestiti, Bei (Banca Europea di Investimenti) ed altri istituti bancari privati”.
C’è un’opera prioritaria per lei già cantierabile dopo la fase di austerity?
“Ce ne sono tante”.
Ne dica una.
“Penso alla Napoli-Bari, già finanziata per un terzo e poi certamente continueremo ad investire sulla rete metropolitana. Ci faremo un sacco di nemici perché quando faremo delle scelte ci saranno gli scontenti, ma anche i comuni medi e piccoli potranno trarre beneficio dall’indotto”.
Veniamo alle nomine Asl: continua il negoziato con Pdl e Udc, quindi rispetto al passato non è cambiato nulla?
“Chiarisco che non c’è nessun negoziato. Lo dico a chiare lettere. E’ evidente che ci siano le esigenze dei partiti, ma è cosa diversa dal “trattare”. Se non le abbiamo fatte ancora è perché ci sono tempi tecnici da rispettare per legge. Non possiamo sloggiare i dirigenti dall’oggi al domani. Io applico la legge, non faccio scelte discrezionali”.
A quando le nomine Als, Ept e Parchi?
“Per lunedì saranno pronte sicuramente le nomine Asl, il resto vedremo”.
Quando in campagna elettorale la giunta sfornava tante nomine era indispetitto?
“Per la verità al tempo no. E neanche dopo visto che si sono rivelate un grave errore politico”.
Spera di evitare l’aumento delle addizionali Irpef e Irap?
“Stiamo cercando di evitare l’aumento per quest’anno. E nel 2011 credo riusciremo a addirittura a diminuire le tasse”.
E’ un annuncio?
Bah più che un annuncio è quello a cui stiamo lavorando. Il Governo ha bocciato il precedente piano ospedaliero e l’opposizione con polemiche stupide e sterili lo ha fatto passare come un nostro errore. Ora abbiamo rivisto tutto e domani lo presenteremo.
Cosa vorrebbe fare ma non può?
Eh…Vorrei accelerare tutti i processi per l’uscita dalla crisi. Quello che abbiamo trovato qui è inimmaginabile e assurdo.
Austerity: ha operato tagli al suo staff?
Li abbiamo fatti proprio poco fa. Rispetto alla precedente gestione il mio staff (circa 8 persone ndr) hanno subito tagli anche del 60%. Gli stipendi di prima erano insostenibili e fuori da ogni possibilità.
E le auto blu?
Io ci ho rinunciato sin da subito. Ho poi chiesto agli assessori di usarle solo se strettamente necessario. Inoltre penso ad un nuovo modo di utilizzarle: il fitto come usa fare la Consip.
Veniamo all’affaire Cosentino: giudica strano che abbia lasciato il Governo e non il coordinamento campano del Pdl?
Lui non è stato costretto alle dimissioni come ha detto qualcuno, le ha date sua sponte e questo è sempre un atto di responsabilità. Non condivido l’idea giustizialista che se si è indagati bisogna subito lasciare. Penso invece che sia necessario cambiare. Il cambio di passo politico, anche rispetto ad un periodo che ha dato i suoi frutti, ora è necessario e non rinviabile. Si deva aprire una nuova stagione.
Il “Caldoro style” sembra essere premiato dai sondaggi, ma c’è chi non lo condivide…
Ma non c’è nessun Caldoro style. Io sono sempre stato così come sono. Mi dicono “un po’ all’inglese” e non è vero. Ci sono molti napoletani come me. Anche in campagna elettorale da più parti mi si diceva di alzare la voce, di farmi sentire. Credo alla fine abbia pagato quello che voi chiamate “Caldoro style”.
De Luca ha fatto bene ha lasciare il Consiglio regionale?
Ha fatto la scelta giusta privilegiando la sua città. <br> Cosa l’ha fatta più arrabbiare da quando è diventato Governatore?
I conti. Ho veramente perso le staffe. Non si può lasciare una Regione così. Sapevo delle difficoltà, ma credetemi non fino a questo punto. Comunque, lunedì’ pagheremo, se pure in ritardo gli stipendi della sanità.
Vacanze?
Una settimana, non di più, a cavallo di ferragosto. Vorrei dirle anche dove vado ma i miei collaboratori mi dicono che non devo.Comunque tra i monti dell’Abruzzo. Con la mia famiglia.
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