Marco Imbimbo – Una coalizione di centrodestra che punti a superare tutte le «cattive amministrazioni» che ci sono state. Stefano Caldoro benedice la candidatura di Sabino Morano e chiude a un’ipotetica alleanza con i 5 stelle in caso di ballottaggio. Morano invece annuncia che la sua sarà «l’amministrazione delle competenze» e chiarisce su Corso Vittorio Emanuele.
«La città ha bisogno di persone che abbiano conoscenze dei problemi, come Giovanni D’Ercole e Sabino Morano – spiega Caldoro. Noi riteniamo di poter dare un sostegno forte a superare la cattiva amministrazione fatta da un centrosinistra che ha lasciato tutti i problemi sul territorio. Hanno litigato continuamente, quindi non sono affidabili».
L’ex governatore glissa su De Mita con un «sta affrontando un momento difficile, a lui va la mia solidarietà». Mentre sulla coalizione di centrosinistra a marchio Mancino e De Mita, oltre a tutti i consiglieri di maggioranza uscenti, spiega: «I cittadini devono tener presente questo dato. Gli avellinesi non possono affidare il loro destino a chi hanno visto amministrar male».
A livello nazionale, intanto, 5 Stelle e Lega formano il Governo e il partito di Salvini sostiene Morano in città, ma Caldoro allontana ogni ipotesi di alleanza con i 5 Stelle a un eventuale ballottaggio. «Le realtà locali vivono di esperienze diverse. Qui si è uniti e consapevoli che si deve lavorare per le amministrazioni locali. Il Governo è una fase di emergenza, ma non ha nulla a che fare oggi con una ripercussione diretta sulle amministrative – sottolinea. L’obiettivo è provare a vincere al primo turno, ma sappiamo che è difficile perché ci sono tante coalizione, però andremo compatti anche al ballottaggio».
La presenza di Caldoro serve come esempio di amministrazione competente che è quella a cui darà vita Morano se dovesse vincere. «Nelle nostre liste ci sono persone di comprovata esperienza, giovani e politici. Sono l’unico candidato sindaco che ha manifestato l’intenzione di nominare alcune persone dal punto di vista delle competenze. Abbiamo avuto anche l’ok di Franco Zaccaro per la cabina di regia».
Morano, inoltre, sta ricevendo molte critiche per la sua idea di riaprire il Corso alle auto, ma il candidato definisce questa notizia «una bufala da campagna elettorale. Noi vogliamo solo una serie di riaperture modulari al traffico. Se guardiamo seriamente il nostro progetto, noi aumenteremo le aree pedonali, ma con razionalità, secondo criteri precisi. E non attraverso la follia urbanistica, solo ad Avellino esiste una pedonalizzazione così sbagliata che, tra l‘altro, è la causa dello sforamento delle polveri sottili».
L’attuale pedonalizzazione del Corso, quindi, viene definita come una scelta sbagliata e da modificare, ma non eliminare. «Nessuno vuole l’autostrada in mezzo al Corso – chiarisce – anzi lo immaginiamo pedonale negli orari di massima fruibilità, ma pensiamo anche a una serie di soluzioni per migliorare la viabilità. Non si può bloccare una città per il capriccio modaiolo di qualcuno. Chi sostiene una pedonalizzazione di tutto, lo fa solo per una visione ideologica, senza alcun fondamento urbanistico. Noi, ad esempio, guardiamo anche una pedonalizzazione del centro storico e parzialmente di Piazza d’Armi, ma con un criterio logico».