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Calcio,il derby sugli spalti e quella tregua in nome di Catello Mari

E’ stato un derby acceso, come d’altronde era lecito attendersi, quello vissuto sugli spalti del Romeo Menti ieri sera dalle due tifoserie. Da una parte la curva dei tifosi della Juve Stabia, che alla vigilia avevano chiesto uno sforzo alla squadra per illuminare una stagione vissuta totalmente nell’ombra. Dall’altra gli oltre 500 sostenitori dell’Avellino, giunti a gara inoltrata – com’è oramai da prassi in partite del genere -, giusto in tempo per vedere Gigi Castaldo esultare sotto lo spicchio di stadio loro riservato. Immancabili le schermaglie di cori e sfottò piovuti da entrambe le sponde, che per tutta la partita, o meglio da quando si è materializzata l’invasione irpina, hanno ingaggiato un reiterato botta e risposta a distanza.
Ma nel mirino dei supporters gialloblu sono finiti anche gli ex Rastelli, Castaldo e Biancolino. Soprattutto quest’ultimo è stato beccato dal primo passo fatto sul campo per saggiarne il sintetico, fino al momento della sostituzione con tanto di occhiataccia del pitone ai più accaniti della Tribuna Monte Faito.
Nel secondo tempo i tifosi irpini hanno dato sfoggio della specialità della casa, la sciarpata, come sempre imponente nel colpo d’occhio. Poi la tregua quando è stato il momento di onorare la memoria di Catello Mari, il calciatore della Cavese scomparso otto anni fa nella notta tra il 15 e il 16 aprile in un incidente stradale mentre tornava a Castellammare di Stabia dalla festa per la promozione in C1 dei metelliani. Applausi da tutti i settori, compreso quello biancoverde, tornato a competere una volta che il proprio dirimpettaio aveva messo da parte lo striscione sfoderato per ricordare lo sfortunato difensore.
Oltre il perimetro delle due curve un episodio deprecabile in Tribuna Vip, con il difensore delle vespe Maurizio Lanzaro, tra l’altro di origini irpine, che ha aggredito verbalmente il direttore sportivo dei lupi Enzo De Vito, reo di aver ecceduto nell’esultanza al gol di Castaldo. Forse la nota più stonata della sinfonia a due spartiti del derby

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