Al termine della gara Trapani-Avellino, che ha rappresentato per i granata il quinto risultato utile consecutivo, il tecnico Roberto Boscaglia è intervenuto in conferenza stampa analizzando così, dal punto di vista tattico, la sfida pareggiata contro gli irpini di mister Rastelli: “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile contro una squadra molto compatta, organizzata, che cerca di dare pochissimo spazio e che sfrutta le ripartenze. Su qualche calcio d’angolo nostro gli abbiamo concesso qualche contropiede in cui loro sono stati molto pericolosi. Noi però abbiamo sempre cercato di fare gioco con molta pazienza, nel secondo tempo abbiamo cambiato qualcosa e siamo stati sicuramente più arrembanti. Abbiamo sempre fatto la partita noi, siamo stati bravi a pareggiare subito e poi nel finale è stata una partita aperta a tutti i risultati. Il pareggio credo comunque che sia un risultato giusto e che mi accontenta”.
Un punto giudicato importante da mister Boscaglia: “Sono abituato a pensare a tutto, l’obiettivo è sempre quello di vincere però bisogna anche pensare che si può anche perdere o pareggiare. Oggi la partita è stata equilibrata, difficile contro una squadra che sta facendo bene. Il pari ce lo prendiamo tutto, è un punto importante per la nostra classifica. Sono assolutamente soddisfatto, potevamo fare sicuramente qualcosa in più perché, soprattutto nella rifinitura, abbiamo sbagliato qualche passaggio di troppo, ma questo è capitato anche all’Avellino”. Cinque risultati utili di fila arrivati dopo la sconfitta di Palermo, cinque risultati che danno morale e fiducia nei propri mezzi: “La prestazione contro il Palermo, nonostante la sconfitta, ci è servita per consolidare la nostra forza e la nostra autostima. In ogni caso anche nelle precedenti gare abbiamo sempre fatto bene. Questo è un lavoro che parte da luglio: molti dei giocatori arrivati quest’anno dovevano capire le metodologie di lavoro e soprattutto fisicamente si dovevano adeguare ad un altro tipo di lavoro. Nelle ultime partite sicuramente abbiamo imparato a gestire meglio le situazioni. C’è maturità, consapevolezza e un po’ di tutto che sicuramente ci sta facendo crescere. Noi non vogliamo fermarci qui perché, è vero che dobbiamo guardarci indietro, ma soprattutto dobbiamo guardare avanti”.
Tornando alla sfida contro l’Avellino, l’allenatore granata ha sottolineato l’ottima prestazione sulla fascia destra di Garufo e ha elogiato i suoi per aver sfruttato nel migliore dei modi la punizione che ha poi scaturito l’immediato pareggio di Mancosu: “Garufo è un ragazzo su cui stiamo lavorando tanto perché non era abituato a giocare su una linea a quattro facendo il terzino. Lui era abituato a fare l’esterno ma con i tre difensori dietro. Ha grandi potenzialità e oggi ha fatto bene, così come Rizzato dall’altra parte. La punizione del gol? Non è stata furbizia ma velocità di pensiero ed intelligenza. E’ una cosa che dobbiamo fare più spesso: con i falli laterali, con i calci d’angolo o con le punizioni perché in questa categoria se fai sistemare un avversario, soprattutto come l’Avellino, è difficile scardinarlo o fargli gol”.