Calcio Serie B – L’Avellino a caccia del bis con il Frosinone

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Obiettivo vittoria. Il rinato lupo, che sotto la gestione Campilongo ha ottenuto quattro punti in due match, proverà a ripetersi sul terreno amico, dopo aver superato la corazzata Bari. Pellicori e compagni cercheranno di concedere il bis contro il Frosinone, sfruttando il secondo match interno consecutivo (bottino pieno nei 180’ seguenti che manca da qualche anno). Dopo il lungo stop, dovuto alla squalifica prima e all’infortunio poi, rientrerà Roberto De Zerbi. Il fantasista bresciano scenderà in campo almeno per un tempo, con molta probabilità il secondo. Anche se l’imprevedibilità del neotimoniere irpino non permette di sbilanciarsi. A differenza della squadra che ha superato i galletti potrebbero esserci due novità. L’inserimento di Vaskò al centro della difesa, al posto di un poco brillante Defendi e quello di Ciotola che rileverà Pepe sull’out destro di centrocampo. L’ex Cavese non potrà purtroppo disporre ancora del magrebino Mesbah fermo per infortunio. Solito modulo ‘camaleonti’ per gli irpini che scenderanno ancora una volta con il 4-4-2 ‘mascherato’. Gragnaniello tra i pali, difesa a quattro con Gazzola, Pecorari, Vaskò e Doudou. A centrocampo Ciotola e Pacilli sugli esterni ed il duo Dettori-Di Cecco in mezzo. Mentre in avanti al fianco di Pellicori (che lo scorso anno siglò la rete del momentaneo 1 a 0 al Matusa) ci sarà Aubameyang. Sul fronte opposto Braglia, privo dello squalificato Antonazzo, schiererà i suoi con l’offensivo 3-4-3: Sicignano in porta, Nocentini, Scarlato e Guidi a comporre la difesa. Ascoli, Biso, Coppola e Bocchetti in mediana ed il temibile trio Eder, Santoruvo e Dedic in avanti. La gara contro i ciociari aprirà un tris di incontri che in sette giorni vedrà i lupi contrapposti anche a Pisa e Sassuolo. Un miniciclo importante per capire il vero valore di una squadra che prima dell’avvicendamento in panca sembrava essere un corpo estraneo in un torneo difficile ma mediocre. Fatto sta che l’Avellino non è più disarmato, per ora ha almeno un coltello. La speranza è che quanto prima si trasformi in sciabola. (di Sabino Giannattasio)

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