E’ un Pioli raggiante e determinato quello che si presenta nella sala stampa dello stadio “Partenio” di Avellino. Il mister degli ospiti era consapevole dell’importanza del match per non finire nuovamente risucchiato nella bassa classifica. “Sapevo che avevamo le possibilità di mettere in difficoltà l’Avellino – esordisce – e ho cercato di trasmettere questa convinzione ai miei ragazzi. Abbiamo giocato una partita solida, come io volevo che fosse. Non abbiamo concesso nulla ai padroni di casa e siamo stati abili nell’imporre subito il nostro ritmo. Abbiamo rischiato moltissimo sull’azione di Nardini, ma dopo quello sbandamento ci siamo rimessi in carreggiata e abbiamo condotto una partita che, se non fosse stato per l’episodio che ha visto coinvolto il numero 6 biancoverde, si potrebbe definire assolutamente perfetta”. Il Grosseto dunque prova la fuga decisiva verso le zone tranquille della cadetteria; Pioli, dal canto suo, sa di non dover assolutamente abbassare la guardia. “Senza dubbio una partita importante per il nostro campionato – spiega il mister – ma non è assolutamente decisiva per quel che rimane il nostro obiettivo. Dobbiamo continuare su questa strada e poi tirare le somme. Oggi il lavoro, la continuità e l’impegno hanno finalmente dato i frutti sperati. Prima o poi questa vittoria esterna doveva arrivare e raggiungerla su un campo difficile come Avellino per noi vale molto”. I biancoverdi che gli ospiti si sono trovati davanti obiettivamente però sono stati ben poca cosa. L’ex allenatore della Salernitana dice la sua: “Senza dubbio alcuno siamo stati superiori all’Avellino, ma non si tratta di un risultato maturato a casa. Sapevo che i lupi dopo l’emozione e l’adrenalina iniziale del cambio di allenatore si sarebbero trovati in difficoltà poiché ancora non masticano a dovere i dettami di Calori. Ho spronato i miei giocatori nell’intervallo anche perché mi ricordavo di quando sono venuto al Partenio con la Salernitana e proprio nel secondo tempo ho visto l’Avellino rimontare”.