Il giorno dopo il CdA che ha consentito alla società biancoverde di avere l’intera titolarità del pacchetto azionario in mano, e di poter così riuscire a vendere con maggiore facilità il club, Massimo Pugliese torna a parlare. L’Amministratore Unico dopo l’importante passo fatto nelle scorse ore, sottolinea che la società verrà ceduta soltanto ad un valido acquirente. Se non ci sarà alcuna alternativa ritenuta valida dall’attuale organigramma dirigenziale, tutto resterà così com’è “In seguito all’assemblea di ieri è stato dato il via alla ricapitalizzazione con l’opzione di sottoscrizione integrale a favore della Pufin S.r.l”. Queste le prime parole del numero uno del sodalizio di Contrada Archi, nella nuova nota emanata dall’Ufficio Stampa. “Quest’assemblea – continua Massimo Pugliese- ha permesso anche l’azzeramento definitivo delle azioni sottoposte a sequestro giudiziario”. Sottolinea ancora una volta la necessità di trovare una valida alternativa per il futuro, ritenendo che le ‘scuse’ relative a azioni e debiti non potranno più essere usate da chi vorrà acquistare la 1912: “Alla luce di ciò, nel ribadire che la proprietà eviterà il fallimento ma non iscriverà la squadra al prossimo campionato, invito tutti i denigratori, i falsi acquirenti, i maldicenti a trovare una soluzione che possa consentire di rilevare la società per poter garantire alla stessa un futuro migliore rispetto ai precedenti quattro anni relativi alla mia gestione. Preciso che l’uscita di scena dell’attuale proprietà avverrà solo ed esclusivamente se ci dovesse essere un valido e serio acquirente e non falsi acquirenti che, sino ad oggi, si sono nascosti dietro al sequestro delle azioni o alla verifica dei bilanci o al subentro a costo zero con la squadra già iscritta e senza debiti, tutti scenari fantasiosi che soltanto chi si è mosso in malafede poteva ipotizzare”. L’imprenditore di Frigento fa un passo indietro e torna a parlare della situazione debitoria in cui si trovava la squadra nel momento in cui lui l’ha rilevata nel 2004 dalla precedente gestione: “Sottolineo che tale decisione è maturata in seguito al persistente clima ostile nei confronti dell’attuale proprietà che, ci tengo a precisare, dal momento in cui ha rilevato l’U.S. Avellino S.p.A. in una situazione pressoché disastrosa, ha quasi dimezzato l’indebitamento (indebitamento che da alcuni maldicenti è definito “mostruoso” mentre i fatti dimostrano che altre società di calcio hanno debiti tre/quattro volte superiori) ed, oltre a due retrocessioni, voglio ricordare che è riuscita anche ad ottenere due promozioni”. L’ultimo pensiero è rivolto al primo cittadino di Avellino Giuseppe Galasso che sta provando a fare da tramite per un pronto passaggio di consegne: “A questo punto, ritengo sia giunto il momento che il sindaco di Avellino dott. Giuseppe Galasso faccia la sua parte come da lui stesso preannunciato da tempo e quindi, oltre a cercare di sfrattare l’U.S. Avellino S.p.A. dallo stadio, cerchi una soluzione che possa portare al cambio della guida dell’U.S. Avellino S.p.A. quanto prima”.