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Calcio, Maglione: “L’Avellino deve credere nei play off”

L’ex Direttore Generale dell’U.S. Avellino 1912, Francesco Maglione, amante dei colori biancoverdi, approfondisce la prossima gara dei lupi tra le mura del Partenio-Lombardi contro il Pisa di mister Pagliari. Le previsioni dell’ex dirigente biancoverde sulla chiusura del girone di andata si sono rivelate veritiere. In un’intervista rilasciata al nostro portale, l’avvocato avellinese aveva visto giusto sulla vittoria contro la Spal e sulla trasferta in terra pugliese con il Taranto di Dionigi, come partita aperta a qualsiasi risultato.

I lupi hanno ingoiato il primo boccone amaro del 2012 con il Foligno. La sconfitta in terra umbra contro il fanalino di coda del girone ha deluso le aspettative di molti sostenitori che avevano la convinzione di vincere facile…
“Non sono un allarmista. Credo che a Foligno l’Avellino abbia registrato un calo fisico e di concentrazione causato dalla sosta natalizia. E dopo le pause, l’approccio mentale è fondamentale. Il Foligno, con l’acqua alla gola, data la preoccupante posizione in classifica, aveva sicuramente più motivazioni rispetto alla squadra di Bucaro in questa gara tra dirette concorrenti. Credo sia questa la chiave di lettura della sconfitta dei biancoverdi. La concentrazione e la cattiveria sono due componenti importantissime per conseguire vittorie e l’allenatore dei lupi, al quale va la mia grande stima, sta lavorando duramente affinchè i suoi ragazzi ne abbiamo pienamente consapevolezza”.

Domenica arriva il Pisa dell’ex Lucchesi, in cerca di riscatto dopo la sconfitta casalinga contro la Spal…
“La gara di domenica, aperta a qualsiasi risultato, sotto il profilo tecnico – tattico sarà alla pari: lo dicono i numeri. Se il Pisa è ad un punto di distacco in classifica dai biancoverdi e mira ai play off, non vedo perché l’Avellino non debba e non possa ambire alla medesima meta. L’ex Fabrizio Lucchesi che, in irpinia, qualche anno fa, non è riuscito ad ottenere i prefissati risultati, oggi, da dirigente del Pisa e da azionista del club, verrà al Partenio per riscattarsi. La squadra di Pagliari potrebbe essere pericolosa nelle ripartenze, ma se l’Avellino scenderà in campo consapevole di dover disputare una partita di attacco, mantenendo calma e testa, conquisterà tre punti fondamentali al nuovo obiettivo: i play off”.

Bucaro dovrà fare a meno dell’infortunato Millesi a centrocampo. E’ giunto il momento di testare i nuovi ingaggi del duo De Vito-Taccone?
“Ho una grande stima, per quello che ho visto in Seconda Divisione, del centrocampista centrale, Emiliano Massimo. L’ho seguito con l’Aversa Normanna, con la quale già mostrava di avere grandi qualità tecnico-tattiche. L’ascesa del giocatore con la Roma, che l’ha tenuto un anno nella rosa della prima squadra, lascia intendere il valore e le caratteristiche del calciatore. Moxedano è un giocatore altrettanto valido. Con la Neapolis ha fatto molto bene. Per entrambi gli acquisti, l’incognita potrebbe essere costitutita dall’approccio con una categoria superiore. Sono comunque fiducioso sui frutti del lavoro del Direttore Genereale dell’Avellino, Massimiliano Taccone e del Direttore Tecnico, Enzo De Vito. Stanno operando in maniera eccellente sugli innesti e soprattutto sul mercato in uscita”.

La società continua a rimarcare l’obiettivo salvezza. Tra i soci c’è il sognatore e il realista. Lei a quale categoria appartiene?
“Sono molto realista. Non sono un sognatore, ma la matematica conferma che la salvezza è già in cassaforte. Una volta collezionati, e mi auguro al più presto, 34-35 punti (calcolando anche le penalizzazioni per alcuni club del girone), l’Avellino potrà puntare tranquillamente ai play off, occasione irripetibile in questo campionato equilibrato”.

Sta diventando un alibi questa salvezza? I giocatori potrebbero cullarsi su questo assillante ritornello?
“Il pericolo potrebbe essere questo, ecco perché non sono un sognatore. Bucaro e la società – credo lo stiano già facendo – devono tenere alta la tensione e la concentrazione, alzando sempre più l’asticella dell’obiettivo. Se così non dovesse essere, si potrebbe andare incontro ad un appagamento con un finale di campionato appiattito e che, soprattutto, allontanerebbe ancora di più i tifosi dai colori biancoverdi”.
(di Anna Vecchione)

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