Calcio – Ligi normalizza l’Avellino: a Como ognuno al proprio posto nel 4-3-1-2

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Niente scherzi, l’Avellino a Como deve evitare pericolosi cali di tensione già sperimentati la scorsa stagione nell’esterna di Varese. E’ il momento di profondere l’ultimo sforzo di un girone d’andata compresso in tre mesi e mezzo per superare quota 25, obiettivo professato da Pierluigi Frattali durante la marcia di avvicinamento alla sfida e condiviso da tutto l’universo biancoverde che fiuta la feroce rimonta in classifica dopo il giro di boa.

Prima però c’è da prendere con le pinze la cenerentola del campionato che finora ha brindato ai tre punti soltanto una volta, contro il Novara alla quinta giornata. I biancoblu non hanno mai gioito tra le mura amiche, diventate strada facendo quelle del “Sinigaglia” dopo la parentesi iniziale del “Piola” di Novara.

Il Como ha il morale sotto i tacchi per la classifica e per il clima di contestazione, ma guai per l’Avellino a lasciare un solo spiraglio utile ai lariani per sprigionare l’orgoglio. Ecco perché Attilio Tesser sta trascorrendo la settimana a catechizzare i suoi sotto l’aspetto mentale prima ancora che tattico curato con dovizia di particolari questo pomeriggio nella quiete del Partenio-Lombardi.

Nessun dubbio sul modulo, vale a dire il collaudato 4-3-1-2 che potrà contare sul rientro di Ligi dopo un mese. Il difensore marchigiano si piazzerà al centro della difesa accanto a Chiosa che ritroverà il suo compagno di reparto di tre partite in questa stagione (Ascoli, Ternana e Crotone). Poca scelta sulle fasce dove Nitriansky e Nica saranno riconfermati. Ancora out Rea, Visconti e Biraschi, quest’ultimo quasi pronto in modo da archiviare in campo il 2015.

Il recupero di Ligi proietterà nuovamente al ruolo di uomo-diga Jidayi, autorevole e coraggioso interprete improvvisato nelle retrovie che tornerà a fare legna in mezzo al campo. Ai suoi lati Arini e Gavazzi. Il sacrificato di turno sarà capitan D’Angelo, destinato alla panchina dopo aver suonato la carica a suon di carisma e realizzazioni.

Sulla trequarti, le quotazioni di Insigne sono in netto ribasso dopo la due scialbe prove offerte contro Pro Vercelli e Lanciano, quest’ultima durata soltanto 45 minuti per via della sostituzione durante l’intervallo. A Como, dovrebbe scattare di nuovo l’ora di Bastien il quale deve dimostrare di non essersi adagiato sugli allori del periodo aureo vissuto tra ottobre e novembre. Una scelta che in ogni caso permetterebbe a Tesser di avere una corta ed equilibrata nella fase di non possesso.

Giochi praticamente fatti nel reparto avanzato. L’infortunio di Tavano infatti ha spalancato le porte alla conferma del tandem Castaldo-Trotta, quest’ultimo a digiuno dal 15 novembre, quando castigò il Latina sull’assist di Mokulu che al Sinigaglia siederà in panchina

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