L’Avellino ci crede. Vuole uscire dal tunnel che porta alla retrocessione in C e restare aggrappata al carro della salvezza diretta. Di fronte, un Toro a caccia di un successo per consolidare la propria posizione in zona play-off. Non è l’ultima spiaggia, ma di sicuro, una gara in cui i biancoverdi non possono e non devono fallire per poter evitare la lotteria degli spareggi. Millesi(che quest’oggi scende in campo con la fascia da capitano) e company vogliono bissare il successo dell’andata, dove con un goal di Danilevicius superarono la corazzata allenata da De Biasi. La formazione irpina, contro le grandi dà sempre il meglio di se, e dopo aver espugnato l’Adriatico di Pescara è pronta per un altro colpaccio. A dirigere l’incontro Dondarini, il fischietto ligure che arbitrò tra non poche polemiche le partite contro Atalanta e Napoli sotto la gestione Zeman, quello del dischetto del rigore cancellato da Gautieri e del goal annullato da Sorrentino nel derby, una giacchetta nera poco amata dai supporter di fede irpinia, che visti questi precedenti non hanno di certo un bel ricordo. Colomba conferma il modulo ad una sola punta, con Danilevicius supportato dalla triade Fusco-Albino-Millesi. In difesa D’Andrea vince il ballottaggio con Ametrano per la sostituzione di Minieri sulla corsia di destra. Squadre con il lutto al braccio e prima dell’inizio della gara un minuto di raccoglimento per i caduti a Nassiriya. Partono forte i padroni di casa, che dopo un solo giro di lancette con un tiro dal limite dell’area colpiscono la traversa con Rosina. Dopo questa conclusione gara che si gioca prevalentemente a centrocampo. Al 24’ la risposta dei biancoverdi che dopo un’azione di contropiede vanno alla conclusione con Boudianski, ma il tiro dell’ex juventino si spegne sul fondo. Al 27’ è Abbruscato ad andare al tiro dopo una bella combinazione con Stellone, la conclusione dell’ex aretino si spegne oltre la traversa. I granata cercano di trovare con insistenza la via della rete ed al 32’ è Balestri ad andare al tiro dai 30 metri: conclusione altissima. Due minuti dopo padroni di casa in vantaggio con Abbruscato, goal annullato da Dondarini per un fallo del centravanti di casa ai danni di un difensore biancoverde. Forcing della truppa di De Biasi, che al 36’ si rende nuovamente pericolosa: cross di Lazetic dalla destra, Rosina impatta di testa, ma Cecere respinge, sulla ribattuta dell’estremo difensore irpino cerca di intervenire Stellone, ma l’ex genoano da distanza ravvicinata non impatta con la sfera . Un minuto dopo finalmente si rivedono i lupi: Millesi da distanza ravvicinata conclude a rete, ma Taibi e Nicola, sventano il pericolo. Al 45’ è Rosina ad andare al tiro da fuori area, ma Cecere blocca. Nella ripresa la musica non cambia: padroni di casa che fanno la partita e lupi che cercano di agire in contropiede. Dopo due minuti, cross dalla destra di Lazetic per la testa di Abbruscato, palla che fa la barba al palo. Al 70’ granata in vantaggio, punizione di Gallo dal vertice destro dell’area biancoverde, Melara salta più in alto di tutti e con un colpo di testa supera Cecere. Al 78’ padroni di casa vicini al raddoppio, Lazetic serve Stellone palla al lato. Un minuto dopo duro battibecco tra Lazetic e Cecere, ma il direttore di gara non se ne accorge. L’Avellino non c’è più e i padroni di casa prendono il largo: Abbruscato di testa all’87’ cerca di sorprendere Cecere, ma l’estremo difensore irpino c’è. Al 90′ è nuovamente il bomber di casa ad andare al tiro dopo una corsa di 50 metri, ma il portiere biancoverde risponde presente. L’ultimo sussulto dell’incontro con Gallo, che dopo aver ricevuto la sfera da Fantini spara alto. Perde l’Albinoleffe che resta a + 2, pareggia la Ternana che raggiunge i lupi in classifica a quota 37. La corsa verso la salvezza si fa sempre più dura ed intanto sabato arriva il Crotone dell’ex Puleo. Un’altra sfida al cardiopalma, contro una squadra che ha ancora qualche piccola speranza di accedere ai play-off.