Calcio – Innocenti: “Ho avuto altre offerte, ma voglio l’Avellino”

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L’Avellino sta per aggiungere un altro tassello al reparto arretrato. Infatti, il diesse Fedele sta chiudendo con l’Atalanta per l’esperto jolly difensivo Duccio Innocenti. Il responsabile di mercato della formazione biancoverde avrebbe già trovato l’accordo con la formazione lombarda. Il difensore di Prato dovrebbe sottoscrivere con i lupi un contratto biennale. Trentadue anni, il calciatore toscano vanta una lunga militanza in A e B con le maglie di Atalanta, Bari e Lucchese. Gran colpitore di testa, l’atleta assistito da Alessandro Moggi può giocare sia a destra che al centro: 154 incontri e 2 reti nel campionato cadetto, 94 gettoni ed 8 goal nella massima serie: questo il personale score del numero tredici nerazzurro, che ha disputato anche una stagione in C2 con la casacca del Pontedera, collezionando 29 gare, con 2 reti all’attivo. Il calciatore aveva anche richieste da Albinoleffe, Catanzaro e Cremonese, ma ha scelto Avellino: “Il mio procuratore, Alessandro Moggi, nei giorni scorsi mi ha proposto questa soluzione. Non ci ho pensato su due volte, ho dato subito la mia disponibilità. Spero di tutto cuore che questa trattativa vada in porto”. Confermi di avere avuto anche altre offerte? “Si, ma l’unica interessante era quella del club irpino. E’ una piazza importante che sta cercando di risollevarsi. Una città che ha vissuto anche la serie A e che di sicuro non merita di tornare in C. Ho visto la squadra e non mi sembra così male e poi, ripeto, per storia e blasone è quella che mi soddisfa di più”. Una città che potrebbe esaltare le tue doti? “Conosco il calore della gente di Avellino. I tifosi irpini sotto questo aspetto sono eccezionali. Ho giocato cinque anni a Bari e so la gente del sud come vive il calcio. Sarei davvero lieto di poter indossare questa maglia”. Da ambienti vicini alla dirigenza biancoverde, sembra che il calciatore sia ad un passo dalla firma con la squadra dei fratelli Pugliese. Un colpo importante che potenzierebbe non poco la retroguardia più perforata del campionato cadetto.
(di Sabino Giannattasio)

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