Calcio – Caso Catania, Palazzi presenta il conto agli etnei: ecco le richieste al TFN

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Retrocessione in Lega Pro con 5 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di competenza. E’ la pena sportiva richiesta da Stefano Palazzi per il Catania davanti al Tribunale federale nazionale, dove questa mattina è andato in scena il primo atto del processo sportivo per “I treni del gol”, l’inchiesta partita dalle pendici dell’Etna e riguardante, secondo la Procura federale della Figc, l’alterazione del risultato di sei partite del campionato scorso.

Il club rossoazzurro era stato deferito a titolo di responsabilità diretta per il coinvolgimento di sue figure apicali, su tutte l’ex presidente Antonino Pulvirenti per il quale Palazzi ha chiesto 5 anni di inibizione. Pulvirenti, insieme all’ex amministratore delegato Pablo Cosentino (3 gli anni di inibizione chiesti per lui), è stato inoltre sottoposto a Daspo della durata di 5 anni. Il provvedimento, che vieta di assistere alle manifestazioni sportive, è stato emesso “in conseguenza del malcontento registrato in seno alla tifoseria locale” fa sapere la Questura di Catania.

Prima di Ferragosto è attesa la pronuncia del Tribunale federale. Al dibattimento è stata ammessa anche la Virtus Entella, portatrice di interesse sussistente secondo il Tribunale. La società ligure vede la riammissione in cadetteria al posto degli etnei, come l’Ascoli pregusta l’ammissione in luogo del Teramo deferito anch’esso con addebito di responsabilità diretta. Gli abruzzesi affronteranno a partire da domani il processo nell’ambito del filone di Catanzaro “Dirty Soccer”.

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