Si inizia da Bologna, per chiudere il miniciclo terribile con l’Ascoli, dopo essere passati per il Lecce ed il Chievo. Un calendario ‘nemico’. Da questo momento in poi si dovranno assolutamente evitare passi falsi, ma soprattutto si dovrà ottenere qualche risultato pieno anche in trasferta. Mancano 25 punti al raggiungimento del tanto agognato traguardo e per farlo si dovrà cambiare marcia anche lontano dal Partenio. In cinque giorni la truppa irpina si ritroverà ad affrontare due delle più forti squadre del torneo, quelle, considerate dai più, le principali candidate alla massima serie. Entrambe da ‘incrociare’ in trasferta, ma non per questo si deve partire sconfitti. Sarà dura, ma con la giusta concentrazione e con l’orgoglio e lo spirito di sacrificio che questa squadra ha dimostrato in altre occasioni si può provare ad ottenere un risultato utile. All’andata i lupi si sono imposti con il risultato di 1 a 0 grazie ad un goal di Salgado. Un successo che è valso tanto, tre punti che hanno permesso a questa squadra di avere una maggiore convinzione nei propri mezzi, dopo che era stata ripudiata da due tecnici prima dell’avvio della stagione, ‘distrutta’ psicologicamente da Sarri, che non l’ha mai considerata tale, facendo credere a questo gruppo di non essere adatto alla cadetteria. Dopo quella prova è iniziato il campionato dell’Avellino che da quel giorno ha capito di essere da B, riuscendo piano piano dopo le buone prove a conquistare anche i risultati. Dal Dall’Ara potrebbe quindi, partire il ‘secondo scatto’. La nuova risalita verso le posizioni tranquille della graduatoria. I biancoverdi mirano a mettere subito da parte il secondo periodo di appannamento della stagione. Questo è un momento cruciale del torneo dove non bisogna abbassare la guardia, dove non si deve lasciare terreno alle inseguitrici, ma soprattutto è giunto il momento di dimostrare il proprio valore fuori casa. Fino a questo momento in campo esterno sono stati conquistati tre miseri punti, frutto dei pareggi contro Pisa, Rimini e Triestina. Adesso, è il momento di trovare il risultato pieno. Di portare a casa l’intera posta in palio. La voglia di rivalsa dei lupi, contro le qualità di un Bologna lanciatissimo verso la massima serie. ‘Davide vs Golia’, con il primo pronto a mettere lo sgambetto al secondo. Lo stop interno di sabato scorso non è stato digerito, ma soprattutto ha fatto male alla tifoseria che non ha mai abbandonato la squadra neanche nei momenti bui. E proprio per i tanti coraggiosi che hanno seguito questo gruppo per l’intera penisola bisogna fare il ‘miracolo’. Con cuore e grinta riuscire a strappare i 3 punti si può. Sarà la sfida degli ex: di Della Rocca, Cipriani e Paonessa. Tutti vogliosi di dimostrare quanto valgono e di far capire alla società che è stato un errore mandarli via. Un mini turnover in vista dell’incontro con i felsinei è quello che sarà attuato dal tecnico aretino, in parte forzato e in parte voluto. Le assenze pesanti di Porcari (fermato dal giudice sportivo) e dell’infortunato Anastasi (per cui i tempi di recupero non si conosco ancora) costringeranno l’allenatore a ridisegnare la linea mediana. In difesa ci sarà l’importante ritorno di Mengoni che ha scontato il turno di stop. Un recupero importante che permetterà all’allenatore di schierare la difesa migliore. Probabile che in terra d’Emilia i lupi scendano in campo con il 4-4-2: Gragnaniello in porta, difesa a quattro con Maietta, Mengoni, Cherubin e De Angelis. In mediana Nardini e Tombesi sulle corsie esterne ed il duo Della Rocca-Di Cecco in mezzo. Mentre in avanti ci saranno Sestu e Pellicori.
4-4-2 anche per Daniele Arrigoni: tra i pali ci sarà Antonioli, difesa a quattro con Daino, Terzi, Castellini, Bonetto(Lavecchia), Adailton e Valiani esterni ed Mingazzini e Amoroso al centro. In avanti Marrazzina-Bucchi.
Si va in… quella terra dove poche ore prima un’altra irpina, quella del Basket, è riuscita a centrare un traguardo storico, portando a casa la Coppa Italia. Speriamo che i lupi del calcio si ripetano e partendo da sfavoriti riescano a regalare una nuova gioia allo splendido pubblico di fede biancoverde.(di Sabino Giannattasio)