Vietato fallire. L’Avellino con il Frosinone punta al risultato pieno, un successo d’obbligo, una vittoria per dare il colpo di grazia al pericolante Cavasin ed incamerare un successo che darebbe ulteriore morale, ad una squadra che dopo l’avvio stentato, tra mille difficoltà e continui infortuni è riuscita ad uscire dal tunnel della bassa classifica. Si mira ai tre punti per continuare la rimonta, ma soprattutto per poter allargare ulteriormente il giro di squadre in lotta per la salvezza. Ciociari che arrivano in Irpinia in piena crisi, biancoverdi che dopo il pari con il Treviso e la sconfitta di Mantova vogliono assolutamente ritrovare l’appuntamento con i tre punti. Si gioca in casa, sul terreno amico: dove la truppa di Carboni ha conquistato 18 dei 21 punti attuali. La permanenza in B va costruita nel proprio stadio e per questo bisogna centrare l’obiettivo intero. Anche perché dopo il match contro l’ex Evacuo(che non si è lasciato di sicuro bene con la piazza avellinese) il calendario presenterà quattro sfide tutt’altro che abbordabili contro Bologna, Lecce, Chievo ed Ascoli. Un mese di sicuro difficile, ma in cui i lupi proveranno a trarre il massimo giocando a viso aperto con tutti. Cosa che la squadra ha sempre fatto fino a questo momento, a prescindere dall’avversario. I lupi hanno giocato a testa alta anche nelle ultime due sfide esterne contro il Brescia ed al ‘Martelli’. Una classifica, quella di De Angelis e compagni che non rispecchia in pieno quanto fatto fino ad ora, per quello dimostrato, gli irpini sono privi di almeno 4-5 punti. Colpa di errori arbitrali e di banali sbagli, dovuti a scarsa concentrazione nei minuti finali di alcune gare, ma soprattutto per la mancanza di un vero e proprio leader in un gruppo giovane, che nonostante lo scetticismo iniziale dei più se il campionato finisse oggi sarebbe salvo. Di un uomo che possa prendere la squadra per mano e trascinarla tranquillamente al traguardo. La rosa è stata ritoccata con tre giovani di qualità: Nardini, Cherubin e Della Rocca. Elementi che potranno dare di sicuro un maggiore ventaglio di scelta all’allenatore che in vista di questo delicato e importantissimo match dovrà ancora rinunciare ad Anastasi. Il mediano non ha recuperato dall’infortunio che l’ha costretto a saltare Mantova una perdita importante, perché il trainer toscano perde ancora una volta l’unico uomo in grado di mettere ordine nella linea di centrocampo. Purtroppo, non ci sarà nemmeno Mengoni. Il baluardo del reparto arretrato è stato fermato per un turno dal giudice sportivo, dopo l’espulsione rimediata lo scorso sabato in terra di Lombardia. In compenso rientrerà Mario Salgado espulso nella gara di Brescia. Un ritorno fondamentale per l’attacco dei lupi che ritroveranno l’elemento maggiormente decisivo nella prima parte del campionato. Carboni si affiderà al 3-4-3; in porta Gragnaniello, difesa composta da Maietta-Cherubin e De Angelis, linea mediana con Nardini e Tombesi sugli esterni ed il duo Della Rocca-Di Cecco in mezzo. In avanti spazio a Sestu e Pellicori, con Salgado e Paonessa(quest’ultimo in grande forma) a contendersi l’ultima maglia. Tra gli ospiti salterà l’incontro Pecchia. Il centrocampista è fermo per infortunio e quindi non prenderà parte al match del Partenio. Il Frosinone risponderà con il 4-4-2: in porta Sicignano, difesa a quattro con Ischia, Scarlato, Bocchetti A, Bocchetti S. A centrocampo ci saranno invece, Lodi, Biso, Amerini e Lucenti. In avanti Martini e Margotta. Evacuo partirà dalla panchina.
Redazione Irpinia
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