Calcio – Campanella: esordio in B a 17 anni. De Vito: “Farà strada”

Francesco Campanella contro il Brescia ha fatto il suo esordio in cadetteria. Il baby difensore irpino insieme a Jury De Marco e Michele Forani si è ritagliato il proprio spazio nella sfida contro le Rondinelle di Serse Cosmi. Classe 89’ scartato dal Napoli nel 2005, venne tesserato in seguito dal sodalizio biancoverde ed inserito nella rosa degli Allievi Nazionali. Il giovane centrale ha mostrato subito grosse capacità attirando l’attenzione del vecchio tecnico della Primavera Zichella. All’epoca però davanti a lui c’erano Varchetta e Sirignano e per questo il ragazzo riuscì a trovare poco spazio. È un pupillo di Galdersi, il tecnico salernitano che l’ha portato con sè nel ritiro precampionato della passata stagione e lo fece esordire in Coppa Italia con il Sorrento. Nanu lo vide subito di buon occhio, lo stesso il suo successore Vavassori. Discorso diverso con Sarri che forse non l’ha mai tenuto nella giusta considerazione. Grazie a Carboni e Calori è stato aggregato definitivamente alla prima squadra: entrambi gli allenatori, nonostante le numerose difficoltà che hanno caratterizzato un cammino culminato con la retrocessione, hanno voluto avere il ragazzo alle proprie dipendenze.“Farà la sua fortuna e quella dell’Avellino– afferma Enzo De Vito, manager e per anni Responsabile del settore giovanile dei lupi – Un elemento che abbina qualità a quantità. Centrale roccioso e dai piedi buoni avrà un grande futuro. È un giovane che crede molto in Dio e questo di sicuro l’ha aiutato nei momenti difficili”. Adesso andrà blindato con un accordo professionistico: “Per ora è prematuro parlare di contratti. L’importante è che il ragazzo possa fare bene con questa maglia”. Quindi felice per il suo esordio: “Sicuramente. Un’apparizione in serie B meritata. È una bella soddisfazione anche per la famiglia, per il padre, che ha sempre creduto in lui nonostante le difficoltà. Adesso è importante che il sodalizio irpino tuteli questo importante patrimonio. Io non posso fare altro che ringraziare la famiglia Pugliese per l’opportunità concessagli”.