di Claudio De Vito – Giovanni Bucaro coltiva il rilancio dietro le porte sbarrate del Partenio-Lombardi ormai sempre più off-limits durante la settimana. Anche oggi il tecnico biancoverde ha lavorato in trincea con Morero e compagni per nascondere le mosse anti-SFF Atletico. Tuttavia le sue intenzioni per la gara con i biancorossi sembrerebbero già delineate, ovvero una deroga al canonico 4-3-3 per aggiungere peso in avanti.
Si va infatti verso un sistema di gioco con il trequartista e quelle due punte invocate da tanti per provare ad invertire il trend. Che possa essere la soluzione a tutti i mali non è dato saperlo, sta di fatto però che il 4-3-1-2 è destinato a tornare in auge dopo che anche Archimede Graziani se ne è servito durante la sua avventura irpina.
Così toccherebbe ad Alessio Tribuzzi agire alle spalle di Alessandro De Vena e Ferdinando Sforzini: vice capocannoniere il primo con quattordici sigilli, a caccia del gol perduto il secondo che non brinda dal 12 dicembre (doppietta alla Lupa Roma per un fatturato complessivo di otto reti). In mediana invece Kelvin Matute ed Alessandro Di Paolantonio sono sicuri del posto. La terza casella è contesa da Franco Da Dalt e Vincenzo Pepe, considerate le non perfette condizioni di Matteo Gerbaudo. La linea difensiva non dovrebbe variare.
Urge un segnale in un Partenio-Lombardi annunciato glaciale nei confronti della squadra già contestata a Cassino e ora all’ennesimo bivio prima dell’appuntamento clou di Lanusei. Battere l’Atletico per poi puntare tutto sulla trasferta sarda in un febbraio che metterà l’Avellino di fronte anche a Sassari Latte Dolce (17 febbraio) e Monterosi (24 febbraio).
Steccare significherebbe dire addio ai sogni di gloria tra decisioni drastiche della proprietà Sidigas e calcoli per l’ammissione in Serie C. Il direttore sportivo Carlo Musa rischia il posto se all’inizio della prossima settimana il Tribunale Federale Nazionale dovesse dare ragione alla Lega Nazionale Dilettanti sul caso Alfageme. Ma non è l’unico ad essere stato attenzionato: anche Giovanni Bucaro dovrà guadagnarsi la fiducia del club.
Per quel che riguarda il ripescaggio invece, l’idea deprime la piazza che il campionato vorrebbe vincerlo sul campo. Il -10 dalla vetta però impone di valutare l’eventuale accesso in C attraverso la porta di servizio. In tal caso, l’Avellino dovrebbe arrivare fino in fondo ai playoff del girone per sfruttare la moria di squadre nell’organico della C che tornerà a 60 squadre (ora 59) come confermato dalla modifica dell’articolo 49 delle norme organizzative interne della Figc deliberata dal Consiglio Federale di mercoledì. Sarà possibile per le varie leghe modificare i rispettivi format infatti soltanto a partire dalla stagione 2020/21.