Calcio – Avellino: una risorsa “nascosta” chiamata Simone Puleo

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Ne abbiamo viste di cotte e di crude in queste prime sei giornate di campionato. L’Avellino non conosce le mezze misure, o si vince, o si perde. Infatti, i biancoverdi al momento sono l’unica squadra che non ha mai pareggiato una partita. Definiamolo un Avellino “zemaniano”. Già, a dire il vero a tratti è assomigliata a quella del boemo, nella prima giornata con il Foligno e a Pisa è tornato lo spettro del maestro di Praga. Scherzi a parte, la formazione biancoverde ne ha combinate di tutti i colori specie nel reparto difensivo. La retroguardia irpina concede troppo agli avversari e nell’ex C-1 non puoi permettertelo. Dieci le reti incassate dal povero Fumagalli. Ieri, per la prima volta in questa stagione anche l’estremo difensore ex Juve Stabia ha qualche colpa, specie negli ultimi due gol della Pro Vercelli. Ecco perchè a sistemare le cose potrebbe essere lui il capitano del popolo biancoverde Simone Puleo. Emarginato dalla società, il centrale lombardo al momento serve eccome, anche nel post partita di ieri, la tifoseria intera ha invoglato il club a ritornare sui propri passi e reintegrarlo in rosa. L’ex numero sei dei lupi conosce bene la categoria e potrebbe guidare al top la difesa biancoverde, che ora come ora è in panne e in crisi. Di sicuro con il Carpi un suo ingresso in campo appare improbabile, lo stesso Bucaro ha guidato con lui nei tempi d’oro la difesa irpina. Perchè non sfruttarlo? Ai posteri l’ardua sentenza.

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