Calcio – Avellino, toccherà ad Aloisi risolvere le compartecipazioni

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Domani la situazione dei lupi sotto l’aspetto finanziario potrebbe subire qualche miglioramento, leggero, molto leggero. C’è stata una schiarita per la vicenda relativa al futuro della società irpina, la pre-iscrizione, Pugliese che torna a parlare attraverso il sito ufficiale. Segnali confortanti, seppur minimi rispetto ad una situazione che fino all’inizio della settimana vedeva un futuro triste, molto triste, per la compagine irpina: qualche passettino in avanti è stato fatto. Toccherà a Tommaso Aloisi trattare le comproprietà in casa Avellino. A lui il compito di cercare di trarre il più possibile dalle cessioni delle metà di Ciotola (diviso con il Pisa, altra compagine che non viaggia in buone acque), Sestu(per il quale la Reggina sembra pronta a fare carte false, ma senza svenarsi) e N’Zè. Sarà quindi lui il dirigente che salirà a Milano per risolvere tali operazioni e portare denaro fresco nelle casse societarie dei lupi. Adesso bisognerà capire quanto si riuscirà ad ottenere da tali cessioni, visto che la situazione dell’Avellino non è tanto semplice e le altre società potrebbero giocare al ribasso sul prezzo. Non ci resta che aspettare e capire che cosa succederà. Una buona cifra potrebbe rientrare dalla cessione di Alessandro Pellicori, conteso con insistenza da Pescara e Cosenza (società nella quale il centravanti è cresciuto calcisticamente) e Vincenzo Pepe reduce da una stagione brillante ed appetito anche da club di massima serie. Alla fine sono questi i calciatori da cui il sodalizio di Contrada Archi dovrà provare ad ottenere il massimo – almeno 1 milione di euro, o qualcosina in più – anche perché gli altri elementi presenti nell’attuale organico non hanno molto mercato. Con gli scenari lievemente diversi e con un poco di ottimismo in più, si prova a guardare in maniera diversa all’immediato futuro. L’imprenditore di Frigento è pronto ad onorare questi altri impegni, che a suo dire saranno gli ultimi perché resta fermo sulla volontà di non continuare la propria avventura al timone del club e chiudere dopo cinque anni l’impegno bis al timone della 1912.

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