Trarre insegnamento dalle ultime due partite, entrare nell’ordine di idee di avere a che fare con il campionato di serie D e valutare le difficoltà che può rappresentare un torneo come questo. Meno spettacolo e più efficacia per provare a risalire tra i professionisti al primo colpo. Bisogna assolutamente debellare la sindrome da pareggio che ha colpito i lupi nei primi 270’ di questa avventura. Ivan Tisci è chiaro: arrivato ad Avellino per riscattare la retrocessione nell’anno di Zeman, ha un pò di amaro in bocca per l’esito delle due gare con Sapri e Viribus. Un lupo che, a suo dire, poteva ottenere di più: “Sicuramente abbiamo capito che è un torneo in cui nessuno ti regala niente, dobbiamo lottare– afferma il numero 10 dei lupi- . Purtroppo non siamo al massimo, io compreso. Non nascondiamoci: rispetto ai nostri avversari siamo in ritardo, ma questo non deve essere un alibi. Bisogna lavorare per crescere e per sfruttare tutte le nostre potenzialità. La gara di ieri è stata la prova tangibile di quanto sia duro giocare su campi stretti e al limite della praticabilità. Se poi non si sfruttano al meglio le occasioni, diventa tutto più difficile”.
In alcuni casi si poteva essere meno leziosi e più concreti. Non credi che qualche volta sia il caso di provare il colpo da fuori, invece di entrare sempre in area e non sfruttare l’occasione? Ad esempio come è successo a Nappi…
“Di questa cosa abbiamo discusso già negli spogliatoi al termine della prima frazione di gioco. Cercare di esprimere il nostro gioco era impossibile. Ci voleva una maggiore cattiveria. Le occasioni le abbiamo avute ma non siamo stati bravi a sfruttarle. Il portiere avversario ha salvato nel finale un goal che credevamo già fatto, in questo momento la fortuna non è dalla nostra parte. Il match era alla nostra portata ma lo svantaggio ha complicato i nostri piani. Speriamo che già a partire da domenica si possa vedere un Avellino più cinico e spietato in zona goal”.
Anche l’errore che ha portato gli avversari al goal era evitabile, non credi? Come forse sarebbe il caso di calarsi ‘mentalmente’ nella categoria anche per quanto concerne la classe arbitrale. Protestare spesso è inutile…
“Certamente, è così. In occasione del rigore concesso ieri, c’era un fallo da ultimo uomo. Altri penalty non ci sono stati concessi. Dobbiamo capire che le problematiche sono tante.
Il tecnico della Viribus ha piazzato un suo calciatore su di me a tutto campo. Una cosa che non mi accadeva da tantissimi anni”.
Ora, però c’è bisogno dei tre punti. Anche per conquistare i tifosi…
“A Somma erano in tanti, anche se è normale che conoscendo ciò che può offrire questa piazza, possiamo portarci dietro più gente. Questo può accadere solo con i risultati, con i successi. Sono contento degli applausi perché hanno visto che la squadra si è impegnata. Potevamo andare in vantaggio, purtroppo la dea bendata non ci ha aiutato”.
Domenica intanto duro banco di prova, arriva la capolista…
“Affronteremo una Vigor in splendida forma, noi dal canto nostro non intendiamo lasciare altri punti per strada. I margini per migliorare e dimostrare quanto valiamo ci sono tutti. Non perdiamo la calma, il campionato è lungo”. (di Sabino Ginnattasio)
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