Calcio Avellino, il progetto scricchiola: De Cesare sconsolato a Cassino

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Il patron biancoverde ha incontrato alcuni tifosi all’esterno dello stadio dopo la sconfitta. Ad Avellino invece Curva Sud a colloquio con Bucaro.

di Claudio De Vito – Il k.o. di Cassino ha probabilmente compromesso il campionato dell’Avellino e, più in generale, messo a nudo una volta per tutte le crepe di un progetto troppo debole per reggere l’ambizione di risalita coltivata da un’intera piazza. I tifosi ormai non sono nemmeno più arrabbiati, bensì quasi rassegnati ad un orizzonte ad oggi offuscato dai risultati del campo e dalle troppe falle gestionali sotto l’insegna di Sidigas.

Due momenti ieri hanno scandito l’umore della tifoseria biancoverde accorsa in massa al “Salveti” per spingere con fiato e passione la squadra di Giovanni Bucaro verso la vetta. Il primo proprio a caldo all’esterno dell’impianto sportivo di Cassino. Un gruppo di tifosi irpini ha intercettato Gianandrea De Cesare pronto a dare gas alla sua auto per raggiungere il Palasport “Del Mauro”, dove la Scandone di lì a poco sarebbe scesa sul parquet contro Cremona.

Come sempre il patron, sconsolato, non si è sottratto al confronto assolutamente pacifico provando a fornire una lettura del momento. “I tasselli sono stati messi, tutti gli acquisti sono stati fatti” ha ripetuto più volte De Cesare partecipando alla forte delusione di un tifoso: “secondo te non sto male pure io?”. Nel bel mezzo della chiacchierata è spuntata anche l’offerta di un pezzo di torta che i suoi interlocutori stavano consumando.

Cordiale il rifiuto del signor Sidigas, dolce invece il ristoro anche se soltanto per il palato del gruppetto di sostenitori amareggiati. La mente invece ha continuato a viaggiare eccome verso scenari nebulosi, a maggior ragione dopo il pensiero sibillino che il patron ha esternato nei confronti della squadra: “Da noi vince lo stadio, non hanno vinto loro, la realtà è quella, non sono convinto nemmeno delle nostre vittorie”. Insomma dito puntato contro l’atteggiamento di Morero e compagni.

Un messaggio inequivocabile lanciato ai calciatori, ognuno chiamato ad assumersi le proprie responsabilità anche dal tifo organizzato che, di ritorno dalla trasferta laziale, ha atteso il bus della squadra alla porta carraia del Partenio-Lombardi. E qui si è consumato il bis di post-gara incandescente. Giovanni Bucaro si è intrattenuto con i massimi esponenti della Curva Sud incassando tutta la loro amarezza e allo stesso tempo rilanciando con la promessa del massimo impegno per il futuro.

Due episodi che rendono l’idea del momento delicato per la Calcio Avellino, già in forte imbarazzo per la gestione del tesseramento di Luis Alfageme e ora a distanza siderale dal Lanusei capolista del girone. Il termometro della piazza fa registrare temperature elevate. Tutti sul banco degli imputati: proprietà, dirigenza, allenatore e calciatori. Dopo il dramma estivo, ci si aspettava una serena traversata verso nuovi lidi ma l’Avellino ora è una nave alla deriva senza porto in un mare di guai.