Calcio Avellino, la permanenza di Musa non è scontata

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di Claudio De Vito – In casa Avellino il futuro è adesso con tutte le valutazioni necessarie per affrontare al meglio il primo campionato professionistico della gestione De Cesare. Il patron insieme ai suoi più stretti collaboratori è già al lavoro per individuare le figure tecniche e dirigenziali del domani.

Si ragionerà sulle conferme e sugli innesti nella rosa che con ogni probabilità sarà guidata ancora da Giovanni Bucaro. Il tecnico palermitano si è conquistato la fiducia incondizionata con i risultati grazie anche ad un mercato invernale all’altezza della situazione. Per la prossima stagione si va verso il ritorno in pianta stabile al 4-3-3 che andrà plasmato attraverso il mercato, aperto dall’1 luglio al 2 settembre secondo quanto stabilito dal Consiglio Federale di ieri.

E non è detto che la costruzione dell’Avellino 2019/2020 sia affidata a Carlo Musa. Il direttore sportivo della cavalcata vincente in D potrebbe scegliere di ripartire altrove. Su di lui incombe l’avanzata di Massimo Varini, diesse esperto che ha lavorato sia in B che in C con la Pro Vercelli che saluterà nelle prossime settimane in virtù del contratto in scadenza. Ci sarebbe stato già un contatto col gruppo Sidigas al di là delle smentite di rito.

L’idea di affiancarlo al giovane Musa nel ruolo di general manager appare poco fattibile. Ecco perché l’uno escluderebbe l’altro. Musa è stato blindato dal club finora soltanto a parole: il nero su bianco per il prolungamento dell’accordo è tutt’altro che scontato. Tra conferme e possibili arrivi e partenze si prevede un’estate piuttosto movimentata presso la corte di De Cesare.