E nella squadra competitiva di quest’anno, il tecnico partenopeo potrà contare sull’apporto di due boomber di spessore, Biancolino e Castaldo: “Sono due attaccanti che prediligono giocare come prima punta. Castaldo è bravo tecnicamente e può fungere anche da seconda punta. Ripeto, il ritiro mi aiuterà a capire meglio le caratteristiche di entrambi e se potranno collimare”.
I due attaccanti, oltre tecnica e qualità, hanno riportato anche l’entusiasmo della piazza: “Sono due attaccanti dal glorioso passato. – continua l’allenatore dell’Avellino – E’ normale che l’entusiasmo degli irpini si riaccendesse. Ora toccherà a noi non farlo spegnere più”.
Sui gironi della prossima stagione agonistica, Rastelli afferma: “L’Italia sarà tagliata in forma orizzontale e, probabilmente, correremo il rischio di affrontare tanti derby. Forse sei, con la Salernitana. Il girone meridionale è sempre il più difficile e competitivo. Sarà un campionato di ferro”.
Sugli obiettivi della società: “L’Avellino è stata costruita per raggiungere i play off, obiettivo minimo. Si è cercato di portare in Irpinia giocatori aventi qualità tecniche ma soprattutto morali. Giovani e uomini di esperienza abituati a disputare campionati di vertice. Stiamo partendo con il piede giusto”.
E sul ritiro biancoverde che inizierà domani, in quel di Sturno, Rastelli conclude: “Sin da domani cercherò di trasmettere alla squadra tattica, tecnica, motivazione e temperamento. Sono ragazzi attivi e laboriosi, le cui trattative sono state fulminee e andate a buon fine proprio per la grande voglia di indossare la casacca dell’Avellino. E’ l’anno del centenario ed abbiamo delle grosse responsabilità. Vogliamo far vivere qualcosa di bello alla città che va ripagata, ricompensata. Le mie squadre hanno lottato tutte dall’inizio alla fine ed hanno raggiunto sempre gli obiettivi prefissati. Ho sensazioni positive. Riempiremo nuovamente il Partenio. E’ il mio obiettivo”.
(di Anna Vecchione)
