Calcio Avellino – La Società presenta ricorso al sequestro delle azioni

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Dovrebbe essere smontato a breve il caso del sequestro delle azioni. I fratelli Pugliese insieme ai loro legali, hanno presentato la documentazione in merito al contenzioso che hanno in atto con l’ex patron biancoverde Pasquale Casillo. L’imprenditore di Sangiuseppe a sua volta ha presentato istanza di fallimento nei confronti dei fratelli di Frigento. L’ex patron del Foggia rivendicherebbe 200mila euro secondo ‘lui’ mai pagati. L’attuale proprietà, ha chiesto 2 milioni di euro di risarcimento. Tutto ciò a dimostrazione che non c’è alcun nesso tra le parti. I fratelli Pugliese, hanno fiducia nella magistratura, convinti più che mai che la loro posizione è in regola. Per gli inquirenti, invece, sulla base delle indagini svolte dal Gico della Guardia di Finanza di Napoli, sarebbe fondata la tesi, che le due società Avellino e Salernitana, facciano ancora capo all’imprenditore partenopeo. Inseguito, da pesanti accuse di associazione a delinquere di stampo camorristico. Casillo sempre secondo gli inquirenti “…avrebbe intestato in maniera fittizia” all’attuale presidente granata Aniello Aliberti per poter fuggire così ai sequestri della magistratura. Il ricorso della società biancoverde contro il provvedimento dei giudici del riesame, redatto dagli avvocati Paolo Trofino e Massimo Gargano è accompagnato da una relazione tecnica di Andrea Castaldo, esperto di diritto societario, ed è stato depositato nella nella cancelleria del Tribunale di Salerno. Memorie e documenti dimostrerebbero l’assoluta estraneità dell’attuale dirigenza alle vicende che da anni vedono protagonisti Pasquale Casillo ed Aniello Aliberti. I legali de lupo calcio hanno anche annunciato la disponibilità dei Pugliese ad emettere una fideiussione a garanzia del valore delle azioni fissato al 2003, l’anno a cui risalgono le contestazioni dei magistrati nei confronti di Casillo e Aliberti. Dall’inizio della loro gestione, il sette luglio 2004, i Pugliese hanno saldato debiti ereditati per oltre sei milioni di euro. Per loro sarebbe davvero un duro colpo, visti i numerosi sacrifici fatti per restituire l’Avellino agli avellinesi.

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