Più rabbia o più delusione? Non è dato saperlo. Fatto sta che Marco Pugliese è un fiume in piena. Il presidente dei lupi punta il dito ‘accusatore’ contro la Provincia rea, a suo dire, di non aver mantenuto le promesse fatte al termine dello scorso campionato. L’aiuto tanto ventilato dall’esecutivo il 24 giugno non c’è stato. Nè soldi, nè strutture. L’Avellino ed i suoi proprietari si sono sentiti abbandonati: soli a dover fronteggiare numerosi problemi ed a portare avanti una barca che prima del loro arrivo stava sprofondando mestamente nelle categorie inferiori. Un duro lavoro per riportare i colori biancoverdi ai fasti di un tempo, quando l’Irpinia del pallone faceva tremare le grandi del nostro campionato. Il più piccolo dei fratelli di Frigento non ne può più delle parole, delle tante chiacchiere fatte da presunti ‘messia’ che dovevano contribuire alla rinascita, o perlomeno a rendere più facile il lavoro della truppa irpina… insomma né un euro né un campo per poter fare allenare la squadra: “Non hanno mantenuto gli impegni assunti.– tuona il presidente dei lupi- Ci hanno soltanto preso in giro ma non capiscono che in questo modo anche loro si coprono di ridicolo. La presidente e tutto l’ente di Palazzo Caracciolo, non crede nello sport e nella crescita del calcio ad Avellino. Personalmente sono disgustato dal loro atteggiamento…da questo disinteresse per le sorti della squadra. Sarebbe stato molto più onesto dire “Non possiamo aiutarvi”, l’avrei apprezzato di più. Invece è da giugno che si va avanti solo a parole”. Pugliese rincara la dose, ci va giù duro senza risparmiare colpi: “Non abbiamo bisogno del loro aiuto, io e mio fratello non abbiamo mai chiesto l’elemosina a nessuno, se non vorranno far fronte alle loro promesse continueremo da soli. Purtroppo ci sono degli assessori con delega allo Sport che non sanno nemmeno quali sono i colori sociali della nostra squadra. Come possiamo pretendere che riescano a fare qualcosa di buono per contribuire al miglioramento del nostro lavoro”. Non ha nessuna intenzione di mollare, mostrando la chiara intenzione di voler investire ancora tanto per portare sempre più in alto una squadra che altrimenti avrebbe rischiato di giocare in altre categorie: “Siamo degli imprenditori, sappiamo cosa vuol dire investire. Noi vogliamo il bene dell’Avellino e per questo siamo pronti a fare ancora tanto per cercare tra mille difficoltà di portare questi colori sempre più in alto. Al di là della posizione della Provincia, posso tranquillamente affermare che sono stati concessi finanziamenti per squadre di bocce…con tutto rispetto per chi pratica questo nobile sport. E’ davvero inaudito. Forse qualcuno non riesce a capire che la serie B è un patrimonio di tutti, avere una squadra nel secondo campionato professionistico è ancora più importante quando giova all’immagine della nostra città”. Era stato garantito anche l’adeguamento di qualche campo per l’allenamento ma neanche questo è stato fatto: “Questo è il punto che mi preme di più. Denuncio verbalmente, e spero che questa sia l’ultima volta, l’assenza di impianti sportivi. Sembriamo dei ‘vagabondi’, non ne posso davvero più. E’ aberrante essere costretti a girovagare per trovare campi in grado di ospitarci. La scorsa settimana dovevamo addirittura andare a Nola per permettere che la squadra si preparasse al meglio in vista del prossimo impegno di campionato. Questo comporta numerose ed ulteriori spese sicuramente evitabili. Inizialmente era stata ventilata l’ipotesi di adeguamento dei campi di San Michele e di San Tommaso al fine di non dover ‘emigrare’ altrove. Invece non è stato fatto nulla, questo è un problema gravissimo. Purtroppo non tutti riescono a comprendere i sacrifici a cui ci sottoponiamo per far allenare fuori la prima squadra ed un intero settore giovanile. Ci sono comuni che approfittano di questo nostro disagio e propongono cifre allucinanti. Soldi che potevano sicuramente essere investiti in maniera diversa. Invece siamo costretti a ‘sperperarli’ così. Non fa nulla: siamo pronti a fare ancora sacrifici senza badare al portafoglio. La mancanza di impianti adeguati è sintomo di inciviltà. Basti pensare che Napoli, Benevento e Salerno, che in questo momento vorrebbero stare al nostro posto, sono nettamente più attrezzate e noi che in questo momento rappresentiamo la Campania non abbiamo un posto in cui allenarci. E’ assurdo”. Non terminano qui le critiche: “Avevano promesso di darci una mano finanziando il ritiro di Sturno. Non sono stati in grado di adempiere neanche questo impegno. Sono davvero senza parole. Ritengo che l’assessore con delega allo sport Ruggiero, che peraltro stimo molto, debba riflettere”. Parole di elogio, invece, per il Comune con il quale era stata firmata una convenzione per i lavori di manutenzione al Partenio: “Con loro non ho nessuna intenzione di fare polemica, meritano tutto il mio rispetto. C’è una convenzione e tra mille difficoltà insieme ai nostri tecnici stanno cercando di rispettarla in pieno. E’ vero che per ora è stato fatto soltanto il manto erboso al Partenio, ma comunque si sta provvedendo alla soluzione di altri problemi”. Passando al lato prettamente sportivo, sabato si riparte con la trasferta allo Zini di Cremona. Dopo le buone prestazioni interne bisogna fare risultato anche fuori casa: “Bisogna essere concentrati, siamo in ripresa: felici di offrire un ottimo calcio e di essere riusciti a ristabilire la legge del Partenio. Adesso dobbiamo iniziare a fare punti anche in trasferta, evitando prestazioni indecorose come quella di Bari. Dobbiamo invertire marcia anche fuori dal Partenio”.
Nel girone d’andata tante polemiche per l’atteggiamento degli arbitri nei confronti della squadra, sembra che ora le cose vadano meglio: “Finalmente, anche loro stanno diventando più giusti nei nostri confronti. La fortuna gira dalla nostra parte. Sappiamo che sarà dura ma abbiamo tutti i mezzi per salvarci e conservare un patrimonio che è di tutti”.
Il calendario nelle prossime due giornate vi mette di fronte a Cremonese ed Albinoleffe, due formazioni come voi a caccia di punti salvezza. Quanto sono importanti queste partite. Che peso dà a questi due match? C’è la seria possibilità di ottenere l’intera posta in palio, lei che cosa ne pensa?
“Non è mia abitudine fare pronostici. Però ci sono tutti i presupposti per ottenere l’intera posta in palio. Sono due sfide sicuramente alla nostra portata e ci giochiamo una gran fetta di campionato. Si tratta di due partite importantissime, per noi potrebbero rappresentare la definitiva svolta. Dobbiamo assolutamente fare risultato”.
Che gara sarà quella di sabato?
“Di sicuro non facile. Seppure ultimi in classifica sono in netta ripresa, hanno vinto contro il Pescara e sono reduci da un mese di prestazioni molto convincenti. Dobbiamo scendere in campo con la giusta cattiveria agonistica, sono convinto che alla fine riusciremo a portare a casa l’intera posta in palio”.
Il mercato di riparazione ha consegnato a Colomba un Avellino ridisegnato in tutti i reparti. Cosa è cambiato con i nuovi acquisti?
“Sicuramente la squadra crede di più nei propri mezzi e non ha paura di nessun. I risultati ne sono la dimostrazione. A gennaio abbiamo scelto il meglio che ci fosse sulla piazza per consentire a Colomba di lavorare in tutta tranquillità. I nuovi hanno portato qualità ed esperienza ad un gruppo già molto valido, che seppur con qualche defaillance è riuscito a restare a galla, rimanendo sempre attaccato alle squadre che ci precedono”.
Secondo lei delle squadre che vi precedono in classifica, qual è quella maggiormente in difficoltà? Su chi dovrete fare la corsa?
“Questo non mi interessa, non dobbiamo guardare in casa d’altri ma pensare soltanto a fare bene noi stessi. Se riusciremo a viaggiare con una media da play-off tutto sarà più facile. Per salvarci abbiamo bisogno almeno di 48/49 punti, così potremmo anche evitare di fare gli spareggi. Se poi dovesse andarci male e saremo costretti a giocarci la permanenza in B, disputando due gare extra, nessun problema. Lotteremo con il coltello tra i denti… ce la faremo”.
Gli aiuti economici possono anche essere evitati, ma almeno l’adeguamento di qualche campo: Partenio, Atripalda, San Michele di Serino e la costruzione di una palestra degna di essere definita tale potrebbero essere fatti. L’Irpinia del pallone merita molto di più di quello che ha. L’Us Avellino è patrimonio di un’intera provincia. Quindi da qui alla fine della stagione agonistica tutti dovranno dare il loro aiuto.
Il duro segnale è stato lanciato…. Ci sarà risposta?
(di Sabino Giannattasio)
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