Calcio – Avellino, fai come in campionato: a La Spezia con lo spirito di febbraio

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Avellino Trapani

L’Avellino si proietta all’appuntamento play-off con una buona dose si autostima iniettata dall’analisi dell’ultimo precedente in terra ligure.

L’Avellino suda, studia e ripassa di continuo la lezione tra i banchi del centro sportivo di Coccaglio. Oltre ad essere temibile, lo Spezia è un avversario imprevedibile, capace di presentarsi con un volto tattico e di assumerne a gara in corso altri grazie alla duttilità e alla cifra tecnica dei suoi effettivi. Ecco perché in questi giorni di ritiro bresciano Massimo Rastelli ha insistito molto sui dettagli tattici sia sul campo che durante la riunione tecnica tenuta ieri pomeriggio. E poi c’è da gestire la pressione di un solo risultato su tre a favore al massimo nell’arco dei 120′: oltre non si andrà, saranno i padroni di casa a staccare il pass per la semifinale in caso di punteggio inchiodato sulla parità. La forza nel precedente però ha accresciuto la convinzione della truppa biancoverde pronta rispolverarlo per ricavarne la spinta necessaria per il futuro prossimo.

Spezia Avellino
I lupi esultano con i tifosi al termine dello 0-1 di La Spezia in campionato

FLASHBACK. Riportare la mente alla trionfale notte del 2 febbraio per comprendere i propri punti di forza e i propri limiti al cospetto della squadra allenata da Nenad Bjelica. Se l’Avellino torna indietro al blitz targato Luca Bittante, riscopre di essere stato cinico alla prima occasione costruita e compatto nel prosieguo del match. Allora Rastelli si oppose al collega croato schierando il 3-5-2: difesa con tutti i punti fermi Fabio Pisacane, Rodrigo Ely e Marco Chiosa e mediana muscolare con i pretoriani Angelo D’Angelo, Mariano Arini ed Eros Schiavon. L’avversario si dispose in campo con un 4-3-3 camaleontico che Gennaro Migliore, giocando molto a sinistra, trasformò subito in 3-4-3. A favorirne le scorribande sulla corsia mancina, l’accentramento di Andrea Catellani, che per tutto il primo tempo mise in crisi lupi su tutto il fronte della trequarti. I biancoverdi riuscirono a spuntarla grazie ad una gara ordinata sotto il profilo tattico.

Bittante gioisce con i compagni di squadra dopo la rete allo Spezia
Bittante gioisce con i compagni di squadra dopo la rete allo Spezia

RITORNO AL FUTURO. Rispetto alla partita di campionato che sorrise a D’Angelo e compagni, quella di domani impone valutazioni diametralmente opposte, poiché si tratta di una gara secca da disputare con un solo risultato a favore. A queste condizioni si partenza, il 3-5-2 rastelliano vacilla incalzato dal 4-3-1-2 che ha rappresentato il modulo di riferimento per tutto il girone di ritorno. La disposizione col rombo, però, richiederebbe un maggiore sacrificio sugli esterni nella fase di non possesso. Una prestazione esemplare in tal senso è stata quella di Vicenza, dove gli interni di centrocampo sono stati abili a scalare puntualmente per chiudere i varchi sulle fasce. Senza trascurare i vantaggi che il rombo offre in termini di superiorità numerica a centrocampo.

AQUILA REAL…E. Lo Spezia non è cambiato molto per quel che riguarda l’atteggiamento sul terreno di gioco: resta una formazione in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di contesto tattico, anche al 4-2-3-1 con Catellani – capocannoniere del torneo con 19 centri in condominio con Andrea Cocco e Pablo Granoche – pericolo numero uno sulla trequarti in posizione centrale. Bjelica – allenatore che la scorsa stagione sulla panchina dell’Austria Vienna preparava le gare di Champions League con Atletico Madrid, Porto e Zenit San Pietroburgo – ha a disposizione un concentrato di qualità assoluta nel settore nevralgico del campo con Josip Brezovec e Juande, su tutti, dotati di piedi buoni per alimentare la manovra. Il croato inoltre può far male su calcio da fermo grazie alla sua balistica eccelsa. Nel complesso, il potenziale offensivo della squadra bianconera ha messo a bilancio 59 realizzazioni nell’arco della stagione regolare, posizionandosi al terzo posto nella classifica dei migliori attacchi al fianco di Catania e Carpi. Lusinghiero per gli spezzini anche il dato relativo alla reti incassate: 40, come il Perugia, che sono valse il quinto piazzamento alla voce migliori difese. Lo Spezia è  un’armata che il suo generale croato ha reso performante col tempo. L’Avellino dovrà cercare si inserirsi in corridoi come quello tracciato sull’asse D’Angelo-Bittante agli albori del febbraio felix biancoverde.

 

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