Poggiomarino – Al “Pequeno Estadio” per la 15esima di campionato il CUS Avellino ha affrontato i padroni di casa dell’Isef, squadra costruita per vincere, con allenatore e giocatori di categoria superiore e che nel mercato di riparazione ha ingaggiato Lino Sparato, ex nazionale italiano e vincitore di svariati campionati. Per questa delicata gara l’Avellino non disponeva di Milito appiedato dal giudice sportivo, di Balestrieri e Vecchiariello ancora infortunati, di Iandolo indisponibile e di Ciarletta che ha deciso di ritornare al calcio a 11. Così mister Carbone schierava Loffredo tra i pali, Venezia centrale, Parente e Padovano sulle corsie e Juary pivot, a disposizione Arena, Erba, Di Marzo e Lanzetta. La gara si metteva subito in salita per i lupi che al 2′ subivano la 1a marcatura ad opera di Benincasa con un preciso diagonale dalla destra. I biancoverdi sembravano soffrire una sorta di timore reverenziale nei confronti dell’avversario, inoltre anche il terreno di gioco era scivolosissimo in particolare per la sfera di gioco: queste due componenti facevano si che il CUS stentasse in fase di costruzione e si difendesse non troppo ordinatamente. Non sono mancate però le palle goal create ma purtroppo è mancata la precisione sotto porta. Così l’Isef approfittava di un paio di incertezze andando in goal con Ambrosio al 16′ e con l’esordiente Suarato al 27′. Si chiudeva sul 3 a 0 il 1° tempo. Mister Carbone predicava di riprendere con tranquillità ma con più concentrazione per non aumentare il passivo e tentare di rientrare in gara, ma i suoi uomini alternavano un buon futsal con dei black out improvvisi, tanto da subire nuovamente un gollonzo di Iamunno al 14′. Entra Erba portiere di movimento, l’Isef è costretto ad arretrare ma comunque al 14′ passava ancora con Bordon, poi è l’Avellino a pressare fino al meritato goal di Parente al 28′, nei minuti di recupero un’altro goal per parte, prima al 31′ Bordon fa 6 a 1, subito dopo rigore per il CUS trasformato da Juary per il 6 a 2 finale.
“Contro una squadra del valore dell’Isef – ha commentato il Dg Lanzetta – non si poteva competere senza l’organico al completo, purtroppo è da diverse gare che dobbiamo rinunciare sempre a qualcuno, spero di recuperare tutti per il girone di ritorno oltre a qualche possibile innesto”. Infine il Dg riserva una frecciata agli arbitri: “Non l’ho mai fatto ma questa volta voglio evidenziare la scarsezza dei direttori di gara e non solo questi di oggi, purtroppo ce ne sono pochi veramente preparati sia sotto il profilo tecnico che umano, badano molto alla forma ma peccano in sostanza”.