Il precedente
Era il 13 dicembre scorso quando i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno trovato sana e salva una 16enne di Calabritto della quale non si avevano notizie da 36 ore. Si era allontanata da casa con la scusa di andare a scuola. I genitori, ignari del suo allontanamento, ne sono rimasti all’oscuro fino a quando il preside dell’Istituto di Eboli, frequentato dalla minorenne, li ha avvisati dell’assenza ingiustificata della ragazza. La coppia di coniugi dell’Alta Irpinia, preoccupata, solo nel tardo pomeriggio ha denunciato la scomparsa ai Carabinieri della Stazione di Calabritto. Avvertiti i militari della Compagnia di Montella, il Capitano Luigi Saccone ha immediatamente messo in moto la macchina delle ricerche: gli uomini dell’Arma hanno perlustrato tutto il territorio, estendendo anche le ricerche nella cittadina salernitana. Intanto, sia i genitori che il preside hanno tentato più volte di reperire la ragazza attraverso il proprio telefono cellulare. Purtroppo, dalle 10 di lunedì mattina nessuna notizia della sedicenne. Con il trascorrere delle ore la preoccupazione cresceva. I Carabinieri, dunque, hanno intensificato le ricerche anche con l’ausilio di unità cinofile ed hanno ascoltato amici e parenti. Un incubo che, fortunatamente, a distanza di 36 ore circa si è concluso positivamente: la ragazza, infatti, è stata rintracciata in località Quaglietta, nei pressi dell’abitazione di un suo parente. La minorenne è stata trovata infreddolita ma in buone condizioni di salute. Accompagnata in Caserma è stata rifocillata e ascoltata dai Carabinieri in attesa dell’arrivo dei genitori. La 16enne ha raccontato agli uomini del Capitano Saccone di essersi allontana per motivi personali. Una giustificazione che non ha rassicurato né i familiari né i militari tant’è che sull’episodio è stata aperta un’indagine, ancora in corso, al fine di verificare se vi sia stata costrizione da parte di terzi o che sia stata plagiata da qualcuno.