C. M. Ufita – L’Ente montano progetta il ‘Week end a Parma’

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C. M. Ufita – La Comunità Montana dell’Ufita ospite dell’Amministrazione Provinciale di Parma, che esprime apprezzamento per le iniziative assunte dagli irpini e con entusiasmo decide di collaborare fattivamente per favorire lo scambio culturale, sociale ed economico. E c’è già l’idea progettuale “Week end a Parma”, che non è soltanto una ipotesi di lavoro. Il presidente dell’Ente montano, Giuseppe Antonio Solimine, a Parma lo scorso 27 aprile per partecipare alla manifestazione di presentazione in pubblico del sarcofago egiziano appena restaurato anche grazie al contributo elargito dall’Ente, ha incontrato il vice-presidente della Provincia di Parma, Pier Luigi Ferrari, con il quale ha costruito una intesa di massima intorno alle opportunità di scambio e di confronto che saranno realizzate nei prossimi mesi. “Il vice-presidente Ferrari ha la delega all’agricoltura, alimentazione, sviluppo rurale, montagna, forestazione, attività produttive e commerciali, perciò rappresenta un ottimo interfaccia – afferma il presidente Solimine – e sono soddisfatto per l’incontro e per la sintonia registrata al termine del colloquio. Nei prossimi giorni stileremo il progetto di massima, che sarà inoltrato alla Camera del Commercio ed alla Provincia di Avellino e di qui alla Camera del Commercio ed alla Provincia di Parma. Sulla forestazione sarà avviata una serie collaborazione, che potrebbe sfociare anche nella costituzione di consorzi e strutture di servizi. La reazione degli emiliani è stata positiva oltre ogni previsione; la visita alla Provincia non era stata programmata, in quanto quell’Ente era stato invitato a partecipare alla manifestazione svoltasi al museo, ma dopo alcuni scambi di osservazioni Pier Luigi Ferrari mi ha invitato in Provincia per rafforzare ulteriormente la volontà a collaborare insieme ad una idea progettuale. Attraverso l’iniziativa abbiamo così raggiunto gli obiettivi prefissati: mostrare attenzione nei confronti di una operazione di straordinario interesse storico ed archeologico; promuovere il nostro territorio e intercettare i consensi della opinione pubblica e delle istituzioni, finalizzando il tutto alla creazione delle condizioni per futuri scambi culturali ed economici. Investendo su un evento culturale, siamo riusciti ad ottenere un risultato molto concreto sul campo pratico. Migliaia di persone hanno assistito alle operazioni di restauro, che sono avvenute a cielo aperto, e sono sempre tantissimi i visitatori che ogni giorno varcano la soglia del museo anche per osservare il cimelio, tornato, dopo il restauro, sotto bacheca in una sala che contiene altri sarcofagi. L’iniziativa ha avuto nella stampa nazionale una straordinaria cassa di risonanza, che ha catturato l’attenzione e la curiosità anche delle scolaresche, in fila per fotografare il sarcofago adagiato sul “letto operatorio” allestito nella sala delle ceramiche e circondato da “medici” ed attrezzature di assoluta avanguardia. Alla presentazione erano presenti alcuni amministratori ed imprenditori locali, tra i quali Alberto Coral di Antipollution System e Marco Rigetti dell’Ente montano di Bettola. Hanno partecipato alcuni rappresentanti delle istituzioni scientifiche, che hanno illustrato i metodi utilizzati per correggere un precedente restauro e per ridare lustro al sarcofago.

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