di Claudio De Vito – L’Avellino vince ma non gioca al top e Giovanni Bucaro individua subito il motivo nel post-partita. “Dopo tutta la tensione di questa settimana la squadra ha comunque fatto una buona partita – ha spiegato il tecnico biancoverde – con la mente sgombra l’avremmo fatta meglio. Eravamo troppo tesi e a fine gara si sono registrate altre tensioni”.
Tradotto: non era possibile fare meglio tra polemiche a distanza e scintille: tra opposte fazioni di gioco e addirittura tra lo stesso Bucaro e Walter Novellino. Si sono punzecchiati ma l’allenatore biancoverde prova a spiegarsi archiviando l’accesa dialettica: “Mi sono assunto sempre le mie responsabilità e ho fatto autocritica – ha commentato sulla scia della burrasca mediatica – mi sono sentito chiamato in causa e ho risposto. Chiedo scusa a Novellino”.
Alla fine i tre punti scacciano via tutto il nervosismo verso la settimana che vale un’intera stagione: “A Lanusei ci arriveremo bene dopo una vittoria sofferta in una partita che ha visto l’avversario impensierirci soltanto nel finale”. E domani si discuterà il caso Alfageme con l’augurio da parte di Bucaro di avere un’arma in più in avanti soprattutto alla luce della squalifica di Ferdinando Sforzini.
“Era importante vincere per tutto l’ambiente – ha detto poi Niccolò Dondoni – i tifosi hanno bisogno di credere in questo campionato. La distanza dal vertice non è diminuita ma questo successo ci dà fiducia. Andremo a Lanusei per dare un segnale forte perché noi non molliamo”.