Bucaro esulta ma non troppo: “Avellino, una lezione per il futuro”

0
195

“Queste sono le partite trappola”. Giovanni Bucaro se l’è vista nera contro un Anzio spensierato sceso al Partenio-Lombardi senza nulla da perdere. La paura di non farcela c’è stata perché anche il pareggio non avrebbe migliorato le cose in una partita spensierata fino al 33′ del secondo tempo. Ma l’Avellino ha quantomeno dimostrato di essere tenace e volitivo nella rincorsa al primato che passa anche per questi pericoli scampati.

“Questa partita ci servirà da lezione” ha affermato il tecnico biancoverde sollevato dalla rimonta finale ma anche un po’ critico nei confronti dei suoi: “Abbiamo sottovalutato l’impegno giocando sotto ritmo nel primo tempo – ha spiegato – se non giochiamo al 101% diventiamo vulnerabili con tutti. Al di là delle sostituzioni, l’atteggiamento è cambiato. Ho osato un po’ troppo con il turnover ma chiunque avesse giocato oggi avrebbe fatto fatica. Oggi abbiamo avuto di fronte un avversario che ci ha rotto le scatole lottando su ogni pallone”.

Il mercato intanto si prepara ad offrire un altro innesto al trainer palermitano. Si tratta di Lorenzo Betti, terzino destro del 2000 di proprietà del Foggia che dovrebbe sbarcare ad Avellino già domani o al massimo venerdì. Per la fascia mancina invece ci sarebbe l’opzione Antonino Gallo (anche lui 2000) del Palermo, ma Bucaro non si sbilancia: “Vediamo se riusciamo a concretizzare qualcosa per aumentare i numero dei 2000 visto che abbiamo Carbonelli fuori. Un altro attaccante? Per il momento sono contento così, non è che possiamo prendere giocatori ogni settimana”.

La gioia di Bucaro per la rosa che si va completando, il dolore di Ciotola uscito in avvio di gara per un sospetto stiramento al flessore. Esami per lui nei prossimi giorni e indisponibilità scontata per la prossima partita con il Città di Anagni. Ma nell’alternanza di stati d’animo c’è un altro interprete che gioisce: Kelvin Matute rifinitore della complicata opera odierna contro l’Anzio.

“E’ stata una partita molto difficile ma non l’abbiamo sottovalutata – ha commentato il camerunense quasi in replica alla critica del suo allenatore – contro l’Avellino, si sa, tutti fanno la partita della vita, oggi però ho visto un gruppo solido che ha voglia di fare qualcosa di importante. Il gol? Una liberazione che dedico a mia madre. Ci provavo da tanto tempo. E’ un punto d’inizio per altri gol e portare questa squadra dove merita”.