Irpinianews.it

Briscola a 5 o briscola “a chiamata”: scopriamo cos’è e come si gioca

La briscola a 5 è una variante piuttosto insolita di questo popolare gioco di carte, non a caso se si leggono contenuti autorevoli su di esso, ad esempio su Wikipedia, è spiegato che vi si può giocare in 2, in 3, in 4 o in 6, ma non si fa menzione della possibilità di giocare in 5.

Eppure, appunto, la possibilità di giocare in 5 esiste ed è definita “briscola a chiamata”, un nome non casuale in quanto richiama le sue particolari dinamiche di gioco.

Si tratta sicuramente di una variante “di nicchia”, tuttavia vi sono delle risorse online che ne parlano: la nota App di giochi di carte online Digitalmoka, ad esempio, dedica un interessante approfondimento che spiega come si gioca a briscola in questa modalità.

Prima di spiegare cos’è la briscola a 5 ricapitoliamo brevemente le regole principali della briscola classica.

Come si gioca a briscola

La briscola è un gioco che richiede l’utilizzo del classico mazzo da 40 carte italiane (siano esse napoletane, piacentine, trevigiane, non fa alcuna differenza), e il mazziere distribuisce 3 carte a ogni giocatore lasciandone una visibile sul tavolo, ovvero la “briscola”.

Nelle loro giocate, i contendenti hanno l’obiettivo di giocare una briscola, ovvero una carta dello stesso seme della briscola, che sia più alta possibile in termini di valore; se non sono giocate briscole, invece, la mano viene vinta da chi ha giocato la carta di maggior valore del seme della prima carta giocata nella mano.

È utile ricordare, a questo riguardo, che la briscola assegna alle carte dei valori differenti rispetto ad altri giochi di carte molto popolari, come ad esempio la scopa: l’asso, infatti, vale ben 11 punti, il 3 ne vale 10, il re ne vale 4, il cavallo 3, il fante 2, mentre tutte le restanti carte, spesso chiamate carte “lisce”, sono prive di valore.

Nella briscola a 5, la briscola non viene esposta

La prima, importante differenza tra la briscola a 5 e quella classica è nel fatto che nella briscola cosiddetta “a chiamata” il mazziere non espone alcuna carta che andrà a segnare il seme della briscola.

Nella fase iniziale è previsto infatti che tutti i giocatori possano effettuare, a turno, delle “chiamate”, finalizzate a determinare quale sarà la briscola; l’ultimo giocatore che farà la sua dichiarazione potrà dunque determinare la briscola e questo rappresenterà senz’altro, per lui, un grande vantaggio.

La determinazione delle squadre nella briscola a 5

Un’altra particolarità molto suggestiva della briscola a chiamata è inoltre il fatto che, a differenza della briscola tradizionale (e della grande maggioranza dei giochi di carte), le squadre non sono determinate in partenza.

Nella briscola a 5 la partita viene disputata da squadre composte rispettivamente da 3 e da 2 giocatori, protagonisti che, tuttavia, scoprono i loro compagni di squadra solo in itinere.

Il regolamento prevede che la prima squadra sia composta dal giocatore che si è aggiudicato la chiamata e da quello in possesso della carta oggetto di chiamata, i quali sono definiti rispettivamente “comandante” e “socio”.

Il comandante, chiaramente, è conosciuto da tutti gli altri giocatori, ma il socio no, ed è tenuto a non dichiararsi, neppure al suo compagno di squadra.

L’obiettivo di questi due giocatori è quello di totalizzare più punti possibili: se unendo i punteggi del comandante e del socio si raggiunge il punteggio di 61, la loro squadra si è aggiudicato la partita a scapito della squadra composta dai 3 avversari e vengono assegnati rispettivamente 2 punti al comandante e 1 al socio.

Exit mobile version