Bonus pubblicità per imprese e lavoratori autonomi: cos’è e come funziona

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Con l’arrivo del 2018 lavoratori autonomi e imprese potranno usufruire di un nuovo credito d’imposta definito “bonus pubblicità”.

L’opportunità è stata introdotta con la Manovra Correttiva (D.L. n. 50/2017, convertito nella Legge n. 96/2017 in vigore dal 24.06.2017, all’art. 57-bis), secondo la quale tutte le imprese e i lavoratori autonomi potranno essere finanziati nell’acquistare pubblicità su: televisioni, radio, quotidiani e periodici anche on-line.

Cerchiamo di capire meglio come funzionerà questa nuova e interessante agevolazione fiscale.

Come già detto, il bonus pubblicità spetta per le spese sostenute in campagne pubblicitarie su stampa quotidiana e periodica anche on-line; emittenti televisive; emittenti radiofoniche locali, analogiche o digitali.

Nello specifico è una norma di investimento “incrementale”, pertanto per usufruire della nuova agevolazione, dovrà essere presa in considerazione solo la quota di spesa sostenuta in più rispetto l’anno precedente e a patto che questo incremento sia pari almeno all’1%; inoltre le spese poste a confronto dovranno essere della stessa tipologia (pubblicità su stampa con pubblicità su stampa, radiofonica con radiofonica ecc.).

Un esempio di calcolo: la società Gamma ha effettuato nell’anno “n” spese pubblicitarie su un giornale on-line per un importo pari ad € 30.000. Per poter beneficiare del credito d’imposta pubblicità, nell’anno “n+1” dovrà investire in pubblicità su un giornale on-line per almeno € 30.300 (30.000 + 1%).

Ora ipotizzando che nell’anno “n+1” la società Gamma abbia sostenuto costi di pubblicità su un giornale on-line per € 38.000, il credito d’imposta sarà calcolato su € 8.000 (38.000 – 30.000).

Il bonus pubblicità è concesso a decorrere dall’anno 2018, ma come confermato poi anche dal Collegato fiscale, si applica agli investimenti effettuati a partire dal 24.06.2017. Il credito d’imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, mediante il modello F24, previa istanza diretta al Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei ministri.

Il credito d’imposta è concesso sulla quota di incremento della spesa sostenuta nella misura del 75%.

Per le microimprese, piccole e medie imprese, start up innovative, la percentuale dell’agevolazione passa al 90%.

(Microimpresa: azienda con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni di euro; piccola impresa: azienda con meno di 50 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore a 10 milioni di euro; media impresa: azienda con meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro o un bilancio inferiore a 43 milioni di euro).