Bono Vox da New York a Napoli, il popolo U2 pronto ad accoglierlo

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di STEFANO BELFIORE

Da New York alla Campania. La tanto attesa tappa di Bono Vox al San Carlo di Napoli è ormai alle porte. Sabato 13 maggio, il celebre singer irlandese calcherà il palcoscenico dei uno dei più famosi nonché prestigiosi teatri del mondo. L’opera, che sarà presentata al pubblico, è “Stories of Surrender” : un book tour di Bono prodotto da Live Nation e diretto da Willie Williams che segna l’uscita di “SURRENDER: 40 Songs, One Story”, il volume di memorie scritto dal front man degli U2 ed uscito nelle librerie nel novembre del 2022.

Il popolo italiano degli U2 è letteralmente in fibrillazione per l’unica tappa italiana di uno show di statura internazionale. Abbiamo, pertanto, catturato il sentiment di una parte della vecchia guardia uduica per comprendere emozioni, sensazioni, stati d’animo e pensieri che si vivono alla vigilia di questo importantissimo evento.

“Ebbene sì, Bono arriva a Napoli!” – esordisce così Angelino Lanzino, sosia italiano del leader degli U2. “Attualmente – dice – Bono, dal 16 aprile fino l’8 maggio, è in scena al Beacon Theatre di New York dove torna per 11 repliche (non consecutive) di “Stories of Surrender”. La scaletta dello spettacolo che Bono sta portando in giro nel mondo vede 15 canzoni degli U2, una dei Passenger (il progetto “parallelo” degli U2) e si chiude con la rilettura del classico della musica napoletana “Torna a Surriento”. Sarà una bella sfida farla anche a Napoli. Sicuramente farà un video film con dedica speciale al padre Bob, amante dell’opera”.

“Surrender – aggiunge – è una storia di Alison Stewart, è la regista delle scene fondamentali di quest’opera, compreso il terzo atto in cui la coppia sta entrando oggi, alle prese con tante domande e poche risposte su quando vale la pena di combattere e quando è il caso di arrendersi. Adesso che sono over ’50enne, questo libro mi riporta ad un passato felice e spensierato, anche perchè allora avevo 20 anni e tutta una vita davanti. Sono diventato ‘maturo’ insieme alle loro canzoni. Ringrazio Bono per avermi permesso, con questo libro, di ripercorrere una parte felice della mia vita”.

Non manca un pizzico di amarezza, come sottolinea lo stesso Lanzino: “Amarezza per tanti fan che non hanno, purtroppo, potuto trovare i biglietti e vedere Bono a casa propria”. L’evento è infatti andato sold out in pochissimo tempo nel momento in cui è stata ufficializzata la vendita dei ticket.

Attenta ed oculata anche la riflessione espressa da Maurizio Ermisino, giornalista di Wired Italia ed editorialista della trasmissione U2 Stories.

“Bono lo aveva chiesto ai fan assiepati fuori dagli studi della Rai, in occasione della sua ospitata a Che tempo che fa. ‘Qual è il teatro più importante?’. Il teatro importante, uno dei più importanti d’Italia e del mondo, lo ha avuto. È il San Carlo di Napoli, ed è la cornice perfetta per il suo one man show dedicato al suo libro di memorie, Surrender: 40 canzoni una storia. È bello sapere che Bono non ha dimenticato l’Italia, e che verrà a Napoli che, complice anche lo scudetto, sta vivendo dei giorni di gloria. Sarà una serata esclusiva, con dress code, che verrà anche ripresa per un futuro documentario. È una serata esclusiva che però – dati i costi e i pochi posti – scontenta anche molti fan che avrebbero voluto esserci e non potranno. E che fa pensare – vedi anche gli show degli U2 a Las Vegas – a un mondo del rock che sta diventando sempre più un lusso. C’è insomma tanta voglia di stringersi intorno a Bono, ma soprattutto tanta voglia di ritrovare gli U2. Gli U2 che non sono una persona, che non sono tre persone, gli U2 che sono in 4: Bono, Edge, Adam e Larry”.

“Finalmente potremo rivedere il leader degli U2 in Italia, questa volta nella bella Napoli! Bono sono sicuro che incanterà i 1200 fortunati che assisteranno all’evento. L’ultima volta accadde 30 anni fa. Era l’epoca dello Zoo TV Tour che portò in giro per il mondo due capolavori musicali del calibro di Achtung Baby e Zooropa: in quella occasione (il 9 luglio del 1993) gli U2 approdarono in Campania, suonando nell’allora San Paolo di Napoli” – rimarca entusiasta Davide Testa, fan degli U2 e noto collezionista di memorabilia della band dal lontano 1993.

Gli fa eco Alessio Romanelli, altro fan storico, che così manifesta il suo entusiasmo per la tappa campana di Bono ormai dietro l’angolo:
“Sarà come un ritorno a casa. Primo concerto degli U2 della mia vita nel 1993, stadio San Paolo di Napoli, avevo solo 17 anni. Dopo 30 anni dallo stadio più caldo del mondo si passerà al Teatro più antico del mondo. L’età dell’esperienza questa, che incontrerà i ricordi dell’età dell’innocenza…. e viceversa. 30 anni di vita con Bono e gli U2 e sullo sfondo una città meravigliosa…. Bentornato Bono, dove tutto ha avuto inizio!”.