Bollette Alto Calore, riscossione a domicilio. E Asso-consum va in Procura

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La Crearci Srl, la società incaricata di riscuotere debiti pregressi per conto dell’Alto Calore Servizi, nel mirino dei Consumatori. “La Crearci ora ha deciso di passare alla riscossione a domicilio”, precisa Asso-Consum.

Nella comunicazione si afferma testualmente che l’utente, nei prossimi giorni, “riceverà la visita di un nostro funzionario, il quale si presenterà a nome di Crearci, esponendole regolare tesserino di riconoscimento ed avrà il compito di fornirle ogni informazione utile al riguardo oltre che aiutarla nella ricerca degli strumenti risolutivi più opportuni per il suo caso”.

“È la prima volta che l’Asso-Consum si trova a dover far fronte ad una pratica del genere non utilizzata neanche da Equitalia. Evidente è la contrarietà alla vigente normativa che vieta l’adozione di operazioni aggressive, per altro di dubbia compatibilità anche con la tutela della privacy e del domicilio del consumatore”, si legge nella nota.

“Riteniamo pertanto di stigmatizzare questa pratica che appare notevolmente pericolosa. In effetti, chiunque potrebbe approfittare di tale situazione e farsi passare per un funzionario della Crearci”.

Tant’è che è la stessa società a mettere in guardia gli utenti: “Ci sembra doveroso informarla di tale visita – scrive ancora nella comunicazione – perché lei non possa temere che si tratti di persona sospetta e, ci preme inoltre rassicurarla sull’integrità morale del funzionario in questione per il quale garantiamo la massima professionalità e competenza”.

Per Asso-Consum non c’è nulla di rassicurante. “Si coglie l’occasione per invitare tutti gli utenti che hanno ricevuto la stessa lettera da parte della Crearci a rivolgersi alla nostra associazione, a qualunque altra realtà a difesa dei consumatori o anche al proprio legale per capire come comportarsi di fronte a tale situazione”.

“Prima di allora, il nostro appello, è quello di non far entrare nessuno in casa. Parimenti si rende nota la presentazione di un esposto denuncia sia alla Procura della Repubblica sia all’autorità Antitrust perché possano essere espletati gli accertamenti del caso ed applicate le sanzioni ritenute opportune”.