Marco Imbimbo – Il sindaco Vincenzo Ciampi ha reso note le sue linee programmatiche e il 4 settembre le illustrerà al Consiglio comunale. Quello che da molti è stato già ribattezzato come un mero “elenco di buone intenzioni”, spazia a 360 gradi dalla cultura alle grandi opere, passando per l’ambiente, l’urbanistica, i fondi europei e quant’altro. Nel frattempo, però, balza subito agli occhi una nota stonata all’interno dell’idea di città di Ciampi: i parchi sono spariti, se non citati di sfuggita.
Eppure le grandi aree verdi cittadine erano state al centro delle prime azioni dell’amministrazione Ciampi, con le due giornate ecologiche organizzate dai 5 Stelle per ripulire Parco Kennedy e il Santo Spirito. “Azioni di sensibilizzazione” le avevano definite. Senz’altro lodevoli, ma va da sé che un giorno da scopa e paletta non può bastare a rilanciare i parchi cittadini.
Santo Spirito, Palatucci, Parco Kennedy, ma anche le due ville comunali del Corso e di Viale Italia, oppure il giardino di Villa Amendola. Tutti polmoni verdi, bellissimi, che meritano attenzioni. A dire il vero qualcosa c’è nelle linee programmatiche, ma come dicevamo vengono citati di sfuggita. Parco Santo Spirito e Palatucci vengono ricordati nel settore “Sport” quando si annuncia di voler migliorare le dotazioni sportive nelle due aree. Ma si cita anche un troppo futuristico Parco del Fenestrelle. Troppo poco. Alcuni parchi, dati gli annosi problemi, hanno bisogno di capitoli a pare e intenzioni ben più dettagliate.
Parco Santo Spirito
Il più grande polmone verde della città necessita, innanzitutto, di maggiore cura del verde. Ad oggi ha anche problemi all’impianto di illuminazione costringendolo alla chiusura anticipata. Ma per rilanciarlo serve altro. Il parco non è mai entrato realmente in funzione. Oggi si aprono e chiudono i cancelli per renderlo fruibile, ma all’interno ci sono svariate strutture che non sono mai state attivate. Bar, ristorante, palestra. Funziona solo il campo di rugby, ma bisogna ringraziare la società che lo ha in gestione. Il resto è chiuso. Eppure la soluzione è semplice: se il Comune da solo non ce la fa, basta dare le strutture in gestione (con apposito bando pubblico, sia chiaro). Ci sarebbe anche poco da applicarsi per riuscirvi, consigliamo a Ciampi di spulciare tra gli atti del Comune, in passato era stato già pianificato il tutto. Bisogna solo renderlo operativo. Le strutture date in gestione significano: soldi per il Comune, parco più vivo, ma anche risparmio per l’ente nella manutenzione dell’area verde. Ah, piccolo appunto, prima di tutto ciò apriamo i bagni.
Parco Kennedy
Struttura bellissima al centro della città, ma abbandonata e in balia del degrado. Anche qui basta poco per migliorarla. C’è quella famosa casetta di vetro che deve diventare un bar. Un’attività del genere renderebbe sicuramente il parco più vivo e magari meno degradato e in balia di vandali e balordi. A differenza del Santo Spirito, il lavoro della Giunta Ciampi è ancora più semplice. La casetta di vetro è stata già data in gestione, dopo un bando, e con tanto di verbale di consegna. Non è ancora entrata in funzione. Il sindaco e i suoi devono semplicemente verificare il perchè, se ci sono problemi annulli l’affidamento e proceda a nuovo bando.
Parco Palatucci
Qui la questione è più delicata e serve maggiore impegno da parte dell’amministrazione. Il parco è chiuso e abbandonato da almeno sei anni. Le strutture all’interno sono state completamente vandalizzate. Un vecchio prospetto di spesa per rimettere a nuovo il parco parlava di lavori da oltre 200 mila euro, ma sono passati anni e la cifra potrebbe essere maggiore. Magari scavando tra i fondi europei potrebbe sbucare qualcosa. Di sicuro quello che una volta era un bellissimo parco con campo di calcetto, pista da pattinaggio e locali spogliatoio, merita il massimo impegno per restituirlo ad Avellino. Anche qui diamo un consiglio a Ciampi e ai suoi: un tavolo con Coni e federazione di pattinaggio, una sinergia potrebbe risultare fruttuosa.
Ville e orti botanici
Corso Vittorio Emanuele, via Colombo, Villa Amendola. Importanti spazi verdi, ma a cui non viene reso merito. Si salva solo la prima villa comunale, le altre due sono nel totale abbandono. Sporcizia e erbaccia la fanno da padrona. Ecco, forse sarebbe stato meglio fare là le giornate ecologiche, piuttosto che andare a ripulire parchi già puliti in maniera più o meno costante. Ma c’è tempo per rimediare. Nel frattempo l’amministrazione dovrebbe capire cosa fare per restituire dignità a questi spazi verdi.
Tralasciamo volontariamente il Campo Coni perchè sono già previsti dei lavori di restyling, quindi aspettiamo che terminino. Intanto l’estate sta per finire e, l’amministrazione Ciampi, avrà tutto il tempo a disposizione per mettere in campo quelle azioni necessarie a consegnare ogni struttura agli avellinesi, entro la prossima primavera, realmente funzionante. La vivibilità di una città passa anche e soprattutto per i suoi spazi di aggregazione. Avellino ne ha tanti, ma mai sfruttati.