Blocco auto, Confesercenti: “Nuova ordinanza di difficile comprensione. Ecco le nostre proposte”

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“Si prende atto che dopo la manifestazione di protesta da noi organizzata (in riferimento all’ordinanza antismog) e che per la prima volta ha visto la partecipazione di oltre 200 commercianti, quest’amministrazione è ritornata sui propri passi per l’errata ordinanza emessa il  15/11/2018 considerata da essa stessa eccessivamente restrittiva”.

Così il Presidente di Confesercenti Avellino, Giuseppe Marinelli, ed il delegato al commercio, Luca Sparano, in riferimento alla nuova ordinanza comunale.

“Al contempo riteniamo questa nuova ordinanza di difficile comprensione da parte dell’utenza cittadina in quanto vi è un distinguo di giorni, categoria auto ed orari, che rendono semplicemente confusionale il tutto.

Vista anche la situazione meteo di questi giorni estremamente favorevole
all’abbassamento dei livelli di pm 10, considerato che, attualmente
sono comunque in circolazione oltre 100 pullman estremamente
inquinanti e dato che ovviamente il problema inquinamento non è di certo
causato esclusivamente dal traffico veicolare, chiediamo la revoca del divieto di circolazione per le auto di categoria diesel euro 4 con Fap(filtro antiparticolato) e benzina euro 3 con catalizzatore in quanto munite di sistemi antinquinanti”.

Inoltre, si legge ancora nella nota “si chiede la modifica del termine ultimo della validità dell’ordinanza al 06/12/2018 al fine di non compromettere totalmente la partenza dello shopping natalizio da sempre iniziato l’8 dicembre.

Inoltre, al fine di dare la possibilità a tutta l’utenza cittadina di poter raggiungere i luoghi di lavoro o in alternativa fare shopping chiediamo la modifica degli orari come di seguito riportato:

Dal Lunedì al Venerdì (mattino 9:30 – 12:30) in modo da poter arrivare in città liberamente e poter effettuare 3 ore di shopping e commissioni varie.

Pomeriggio  (14:30 – 18:00) in modo di permettere all’utenza uno shopping
serale con maggiore serenità. Essendo disponibili i commercianti stessi di prolungare l’orario di chiusura nonostante l’aggravio di costi sabato e domenica come già stabilito escludendo però, assolutamente, le domeniche ecologiche.

Inoltre teniamo a comunicare a codesta amministrazione la nostra piena
disponibilità nel contribuire la fornitura del materiale di comunicazione (cartellonistica, pubblicità televisiva e social ) che attualmente risulta insufficiente e poco visibile  nel pubblicizzare l’ordinanza a nostre spese.

Infine ribadiamo fino allo stremo di prendere in seria considerazione le
proposte sopra riportate. Il commercio cittadino è letteralmente in ginocchio riportando decrementi di fatturato rispetto all’anno precedente di oltre il 60%, mettendo in serio rischio centinaia di posti di lavoro e difficoltà esistenziali per le rispettive famiglie”.